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Prevenire le aflatossine nel latte bovino


L’andamento climatico siccitoso dell’estate 2012 ha determinato in generale un aumento del rischio di contaminazione da aflatossine negli alimenti ad uso zootecnico, e in particolare nelle granelle di mais. La situazione del mais coltivato in Piemonte – conferma l’ente regionale attraverso la newsletter “Agricoltura News” del 14 novembre – risulta essere generalmente migliore, anche in considerazione della minore diffusione del mais coltivato in asciutta e delle condizioni meteo comunque un po’ meno favorevoli allo sviluppo.
Gli alimenti a maggior rischio di contaminazione sono le arachidi, il panello di cocco, il panello di lino, il mais e derivati (granella, farina, semola, germe), i concentrati ed i nuclei; di media classe di rischio risultano essere il pastone di mais, l’insilato di mais, il cotone e le polpe. Decisamente basso il rischio contaminazione da aflatossine per l’orzo e gli altri cereali, il fieno, la soia e la crusca.
La comparsa delle aflatossine nel latte inizia dopo 4 ore dall’assunzione di alimento contaminato per raggiungere il picco massimo dopo 24 ore; con altrettanta rapidità, l’eliminazione della fonte alimentare contaminata determina il calo delle aflatossine entro 3 giorni.
Suggerimenti per evitare la contaminazione da aflatossine nei prodotti zootecnici:
•Porre attenzione nell’acquisto di partite di granella di mais, in particolare quelle a basso prezzo proveniente dalle zone maggiormente colpite dalla siccità: Europa dell’est, pianura padana centro-orientale, altre aree di coltivazione del mais in asciutta.
•Porre massima attenzione alla fase di approvvigionamento dei mangimi; è possibile chiedere al momento dello scarico anche il prelevamento di campioni, di cui fare menzione sul documento di trasporto del bene;
•Esigere dal mangimificio, per i prossimi acquisti, l’attestazione ufficiale certifichi il contenuto di aflatossine nel lotto acquistato;
•Nel caso di conservazione aziendale di granella di mais, assicurare adeguate condizioni di umidità e temperatura;