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Prelazione agraria cosa bolle in pentola


Sono in fase di discussione alcuni emendamenti relativi al disegno di Legge n. 1328 del 2015 in materia di prelazione agraria.
Di particolare interesse appare la questione relativa alla possibilità, ancora in discussione, che venga introdotto il diritto di prelazione anche a favore dello IAP – Imprenditore Agricolo Professionale proprietario di terreni confinanti in caso di cessione di fondi rustici.
La grossa novità, se tale proposta venisse approvata, consisterebbe nel fatto che il diritto di prelazione potrebbe venire esteso anche all’Imprenditore Agricolo Professionale, iscritto alla previdenza agricola e proprietario di terreni confinanti, e non sarebbe più limitato esclusivamente alla figura del Coltivatore Diretto.
Una limitazione alla potenziale estensione del diritto di prelazione anche all’Imprenditore Agricolo Professionale sarebbe che sul terreno oggetto di compravendita non vi sia già insediato alcun colono, mezzadro, affittuario o compartecipante coltivatore diretto.
La grande rivoluzione che potrebbe venire apportata in caso di approvazione di una proposta di questo tipo sarebbe insita nel fatto che il diritto di prelazione agraria potrebbe venire esteso anche a chi organizza la propria attività agricola nelle forme imprenditoriali (requisito dell’organizzazione dell’attività in forma imprenditoriale) e potrebbe venir meno il requisito della coltivazione diretta del fondo. Ciò potrebbe avere un effetto incentivante per il mercato delle compravendite di terreni agricoli.
Al momento, si resta in attesa di sapere l’esito di questa proposta, che, se venisse approvata, comporterebbe una vera e propria svolta nel complesso mondo del diritto di prelazione agraria.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)