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Portiamo al centro dell’Expo il dibattito sugli Ogm


Nella riunione della scorsa settimana che ha visto allo stesso tavolo i 28 ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea, il commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Dacian Ciolos e Josè Graziano Da Silva, direttore generale della Fao, molti sono stati gli argomenti affrontati, tra questi particolare attenzione è stata dedicata ai temi strettamente connessi all’esposizione universale dell’anno prossimo.
Tra le questioni all’attenzione anche il tema del contrasto alla povertà alimentare, una gestione mirata delle risorse, la sostenibilità del modello agricolo.
Nell’ambito di queste tematiche si inserisce anche quello della ricerca e il dibattito sugli OGM. Dibattito, ripreso da Repubblica che ha riportato la nostra posizione a riguardo e che è stato al centro del convegno “L’intelligenza italiana rilancia la ricerca sugli OGM” che si è tenuto a Mantova, organizzato da Confagricoltura Lombardia e Veneto e durante il quale si è ribadita la necessità di non ostacolare la ricerca in nome di pregiudizi e informazioni spesso errate.
Tale posizione da noi sostenuta è stata ribadita nuovamente dalla senatrice Cattaneo in un’intervista rilasciata a Repubblica il 4 ottobre, in cui si sottolinea ancora una volta la necessità di tornare a parlare di OGM con toni pacati e con un approccio aperto al dialogo.
Un tema – quello degli OGM – che continua a suscitare confronti anche accesi, ma da cui non si può prescindere nel momento in cui si affrontano questioni come la povertà alimentare, la gestione sostenibile delle risorse e la sostenibilità dei processi produttivi (“Nutrire il pianeta, Energia per la vita” questo il titolo dato all’esposizione universale 2015), ovvero i quattro filoni principali che costituiranno la piattaforma di EXPO 2015.