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“Porteremo i conigli sul tavolo del ministro”


“Da troppo tempo il prezzo del coniglio pagato all’allevatore è troppo basso, sensibilmente sottoscosto – dichiara il responsabile della Cia di Fossano-Saluzzo, Giovanni Allasia -; il 40% degli allevamenti negli ultimi anni ha chiuso con conseguenti risvolti negativi per il consumatore. La Cia da tempo denuncia la situazione intollerabile. Sotto accusa sono le distorsioni del mercato, l’inefficacia del Piano di Settore, talune manovre import-export e l’azione di cartello di talune società”.
La Cia – Confederazione Agricoltori ha organizzato il 22 febbraio un incontro nazionale con la partecipazione del presidente Dino Scanavino al quale gli allevatori hanno chiesto di farsi portavoce presso il ministro Martina, delle criticità che il comparto della coniglicoltura italiana sta attraversando: criticità dovute in parte alla congiuntura economica, in parte alla mancanza di organizzazione del settore, e ancor più, alla mancanza di identità del prodotto, dovuta all’assenza di una norma che obblighi l’etichettatura e la tracciabilità dell’origine della carne di coniglio.
“Assicuriamo gli allevatori della provincia di Cuneo – ribadisce il responsabile della Cia – il massimo impegno della nostra organizzazione affinché le istituzioni, a tutti i livelli, adottino immediatamente una serie di misure atte ad invertire la tendenza negativa che grava sugli allevatori da troppo tempo avviando azioni promozionali ed attivandosi subito per il superamento delle gravi anomalie che non consentono un corretto funzionamento dello strumento CUN conigli (Commissione Unica Nazionale che determina, con cadenza settimanale, la tendenza delle quotazioni degli animali vivi) a seguito di comportamenti, poco consoni al ruolo svolto, da parte di alcuni commissari che hanno portato all’autosospensione di diversi componenti, sia di parte allevatori che macellatori”.
La Cia, già a gennaio, ha denunciato al Mipaaf la mancanza di trasparenza nell’acquisizione delle deleghe di rappresentanza e nell’attribuzione del numero dei commissari CUN alle organizzazioni di categoria. Denuncia non ascoltata al momento, tenuto conto dell’istituzione di una nuova compagine di commissari CUN e della sospensione della CUN stessa, comunicata dal ministero.
“Il presidente Scanavino – informa Giovanni Allasia – si è impegnato a portare sul tavolo del ministro Martina le difficoltà che il settore cunicolo sta attraversando, dalla problematica degli attacchi al settore, da parte di alcune associazioni sensibili al mondo animale, alla mancanza di etichettatura obbligatoria, alla revisione del Regolamento di funzionamento della CUN conigli e all’agevolazione nella formulazione dei contratti di filiera e/o di rete. Per parte nostra, a Cuneo, contatteremo i parlamentari ed i consiglieri regionali della Provincia affinché sostengano, richiedendo un confronto con rappresentanti del Governo nazionale e regionale, l’urgenza dell’accoglimento delle richieste della Confederazione”.