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Piemonte sotto accusa per i ritardi sul Psr


Regione Piemonte ancora in ritardo nell’approvazione del Programma di sviluppo rurale. E la presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale, Gianna Gancia, torna alla carica dell’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, per chiedergli conto di quanto sta accadendo: «Le aziende agricole piemontesi – osserva Gianna Gancia – si trovano da due anni nell’incertezza di conoscere le risorse finanziarie di cui potranno disporre per la loro attività. Una situazione che le penalizza non solo sul piano della programmazione, ma anche nei confronti dei concorrenti delle altre Regioni, dove il Psr è già stato approvato, come la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, le province autonome di Trento e Bolzano…».

AZIENDE IN DIFFICOLTA’

Rilievi e critiche che la presidente leghista ha rilanciato in un’interrogazione consiliare, alla quale l’assessore ha risposto nella seduta di martedì 15 settembre, assicurando che “fatte salve ulteriori osservazioni informali dei Servizi della Commissione europea (in prima istanza quelle formali furono ben 808, ndr), la proposta finale di Psr sarà notificata a breve, a seguito di autorizzazione della Commissione stessa”.
Dopo di che, “entro tre mesi sarà costituito il Comitato di sorveglianza del Psr che dovrà, fra l’altro, emettere un parere sui criteri di selezione degli interventi, necessari per l’apertura dei bandi”.
«Tempi che confermano le preoccupazioni degli agricoltori – replica Gianna Gancia -, tenendo conto delle scelte improcrastinabili che molti di loro si trovano a dover compiere con urgenza a causa della crisi, soprattutto nei settori della carne e del latte».

FLUSSI GARANTITI

A giustificazione dei ritardi, Ferrero ha chiamato in causa “l’interruzione dei lavori preparatori dovuta alla fine anticipata della legislatura”, che aveva fatto slittare al 1 settembre 2014 la notifica della proposta di Psr, quando la maggior parte delle Regioni aveva provveduto entro luglio 2014.
Ferrero ha comunque tenuto a precisare che “nel corso del 2014 l’Arpea ha erogato 142 milioni di euro di aiuti per lo sviluppo rurale cofinanziati dal Feasr”: «Nel 2015, l’autorità di gestione del Psr – sottolineava Ferrero – ha adottato, fra l’altro, le disposizioni previste dal regolamento sulla transizione emanando bandi che utilizzano sia economie della programmazione 2007-2013 che risorse della nuova programmazione, garantendo la prosecuzione del flusso finanziario ai beneficiari dello sviluppo rurale nel 2015 e nei primi mesi del 2016. In particolare – ha concluso l’assessore -, nel corso del 2015 l’Arpea ha effettuato a tutt’oggi pagamenti sul Psr (risorse cofinanziate) per 85 milioni di euro ed è in corso di autorizzazione un decreto di pagamento per ulteriori 21 milioni di euro; i pagamenti proseguiranno nei mesi successivi».