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Piemonte: Giorgio Ferrero assessore all’Agricoltura


Imprenditore agricolo, già presidente Coldiretti piemontese, Giorgio Ferrero è il nuovo assessore ad Agricoltura e Ambiente del Piemonte scelto dal neo presidente Sergio Chiamparino.
Giorgio Ferrero ha 48 anni, sposato con Silvia, padre di due bambine: Matilde e Cecilia di 13 anni.
Agrotecnico, risiede a Pino d’Asti, dove è titolare di un’azienda agricola ad indirizzo prevalentemente vitivinicolo.
In Coldiretti ha ricoperto l’incarico di presidente provinciale e regionale, componente della Giunta nazionale. E’ stato sindaco del suo paese ed amministratore della Camera di Commercio di Asti.
Dal 2007 fa parte del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).
«Ripartiamo dalla terra – dice Ferrero -, da quanto c’è di più autentico. Per proteggere e valorizzare il lavoro. Per salvaguardare l’ambiente: il patrimonio più importante per ciascuno di noi, mai come oggi tanto minacciato. Per proteggere la nostra salute e il nostro benessere difendendo la qualità di ciò che mangiamo. Un impegno di chi la Terra l’ha sempre amata».

I COMMENTI SINDACALI: “PRONTI A COLLABORARE”
Sul fronte sindacale, il primo commento è di Coldiretti Piemonte: «Nell’apprendere della nomina di Giorgio Ferrero all’Assessorato regionale all’Agricoltura e di Alberto Valmaggia alla Montagna, manifestiamo la nostra più viva soddisfazione per le scelte del presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, che ha tenuto conto della professionalità e dell’elevata qualità degli assessori che compongono l’intera Giunta. L’aver trovato in tempi brevi gli accordi per la composizione della stessa rappresenta una buona partenza per l’Esecutivo piemontese. Manifestiamo al presidente Chiamparino, agli assessori Ferrero e Valmaggia ed agli altri componenti della giunta regionale la totale disponibilità di Coldiretti Piemonte alla più ampia collaborazione nell’interesse dell’economia agricola e non solo della nostra Regione. Saremo vigili ed attenti alle scelte che saranno operate in questi mesi di inizio legislatura, soprattutto in riferimento ai provvedimenti attuativi del secondo pilastro della Pac con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR), che dovrà favorire gli investimenti con un riguardo particolare ai giovani. Di qui, il tetto massimo degli interventi per ogni impresa agricola (capping) e una black list che precluda a imprese pseudo agricole, magari mascherate con strane forme societarie di accedere ai contributi della Pac. Indispensabile anche una riforma dell’organismo pagatore Arpea, per renderne più efficace l’azione».
Coldiretti Piemonte chiede l’immediata promulgazione di una legge che permetta un maggiore controllo della selvaggina, i cui eccessi di popolazione (soprattutto cinghiali e caprioli) stanno devastando le campagne dell’intero Piemonte e generando incidenti stradali.
Infine, Coldiretti Piemonte auspica una applicazione operativa nell’erogazione dei fondi strutturali a completamento delle filiere agroalimentari ed una immediata disponibilità e facilitazione all’accesso al credito.
Ai due nuovi assessori ed a tutta la nuova Giunta, anche il presidente regionale della Cia Lodovico Actis Perinetto ha fatto pervenire gli auguri di buon lavoro, assicurando la sua piena disponibilità e quella di tutta la Cia del Piemonte a collaborare nell’interesse della società piemontese, per lo sviluppo dell’economia regionale e del settore agricolo.

(nella foto: Giorgio Ferrero)