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Piemonte, decalogo sui pasti alle sagre delle Pro loco


Si chiama “Decalogo delle buone pratiche nella ristorazione collettiva no Profit” quello varato dalla Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero.

Un patto proposto a tutte le associazioni no profit, a partire dalle Pro Loco, che svolgono attività di ristorazione collettiva in occasione di fiere, sagre ed altre manifestazioni enogastronomiche. L’obbiettivo è innalzare il livello qualitativo dei pasti somministrati e favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio.

L’assessore Ferrero ricorda che alle associazioni che aderiranno all’accordo verrà chiesto di mantenere vive le tradizioni locali, promuovere prodotti, preparazioni e bevande della zona, cucinare pasti di buona qualità a prezzi accessibili al grande pubblico ed in conformità alle norme sulla sicurezza alimentare, realizzare sinergie con i produttori agricoli locali, impostare i menù su principi di sostenibilità ambientale ed eticità.

Tutto ciò servirà a promuovere i nostri prodotti, dal vino ai formaggi, dalla frutta alle verdure, alla carne piemontese, in particolare i prodotti garantiti dalle denominazioni di origine e dai marchi di qualità. Questo anche in considerazione che feste, sagre e manifestazioni gastronomiche, da iniziative di animazione locale si sono molto spesso trasformate in eventi che attraggono il turismo e aiutano lo sviluppo economico.

Quindi, ricorda l’assessore all’Agricoltura piemontese, garantire la qualità dei pasti e proporre le nostre eccellenze è un elemento importante nella valorizzazione dei nostri territori e delle loro specificità, in chiave turistica ed economica.

Il decalogo precisa gli elementi che compongono il “pasto di qualità”: dalle tecniche di cottura, che devono rispettare salubrità, principi nutritivi e gusto, alle materie prime, per la maggior parte fresche e di stagione, di produttori locali e il più possibile garantiti da denominazioni di origine e marchi di qualità. Anche il servizio dovrà essere svolto favorendo l’impiego di stoviglie in materiali riciclabili e il più possibile compostabili. Necessario anche puntare a una riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti, che dovranno comunque essere smaltiti in modo corretto.