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Piace il biologico sostenibile e competitivo


“Per troppo tempo la sostenibilità è stata considerata appannaggio di alcuni e non di altri. Invece il rispetto dell’ambiente è una responsabilità di tutti, perché abbiamo il dovere di preservarlo per le future generazioni. In tale prospettiva Expo assume ancora maggiore importanza e il biologico non può essere assente”.
Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo è intervenuta a Bologna al convegno “Verso l’EXPO 2015 – Nutrire il pianeta in modo sostenibile. L’innovazione nei modelli di produzione e consumo per il diritto alla giusta alimentazione”, che anticipa l’inaugurazione della manifestazione Sana 2013.
“L’evento di Milano non è una fiera, ma una grande vetrina per tutto il Paese e un’occasione per riflettere e sensibilizzare su temi cruciali legati a cibo e alimentazione come le problematiche relative alla malnutrizione, alle cattive abitudini alimentari e agli sprechi alimentari”.
“Le sfide che ci attendono sono tante – ha proseguito De Girolamo – e il settore biologico ci ha dato un esempio importante di cui tenere conto. Ha saputo, con la sua crescita, spezzare il pregiudizio che vuole la sostenibilità contrapposta alla produttività e alla competitività”.
“Un’altra grande urgenza da affrontare – ha sottolineato ancora il ministro – è quella della lotta alle contraffazioni, ai fenomeni fraudolenti che ci colpiscono. Anche il biologico italiano, forte dei propri successi di mercato, non ne è stato esente. C’è stata però una risposta da parte delle istituzioni, del mondo delle imprese, degli enti di controllo, delle associazioni. Penso, ad esempio, agli interventi per introdurre il codice doganale specifico per prodotti biologici importati da Paesi terzi o al progetto di informatizzazione delle procedure per ottenere lo status di operatore biologico e favorire la trasparenza. Non possiamo però abbassare la guardia per continuare a tutelare i consumatori ed i produttori biologici onesti. Tanto più oggi che il bio è diventato un’opportunità importante, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”.
“Una risposta a questa crisi l’abbiamo proprio sotto i piedi ed è la terra. Sono molte le cose da fare – ha concluso il ministro – e per vincere deve esserci un lavoro di squadra, mi riferisco in particolare all’attuazione della Pac, così come alla politica agricola nazionale da scrivere e anche alla semplificazione. Il Ministero sta lavorando proprio in queste ore a un pacchetto semplificazione per liberare le nostre aziende da una burocrazia soffocante. Ma per farlo serve l’aiuto anche delle organizzazioni di categoria. Il mio impegno e il mio auspicio sono di affrontare le sfide future con contributo di tutti, per restituire i sogni alle generazioni che verranno. Per centrare l’obiettivo dobbiamo puntare sulla qualità che è nel Dna della nostra agricoltura e del Made in Italy”.