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Pesche, l’Europa non può far finta di niente


Sul blocco delle pesche alla frontiera russa, interviene l’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Giorgio Ferrero: “Il blocco dei 12 mila quintali di pesche piemontesi alla frontiera russa rappresenta l’ultimo pesante colpo, anche per ciò che prefigura, su una produzione già messa in ginocchio dall’andamento climatico e dalla crisi di mercato.
Già lo scorso 14 luglio ho scritto al ministro Martina, chiedendo il suo intervento presso l’Unione Europea perché assumesse interventi straordinari. Cosa che il ministro ha fatto con grande tempestività.
Abbiamo monitorato continuamente la situazione del settore, anche nel corso dei numerosi incontri avvenuti in queste settimane in Piemonte con le associazioni agricole e le organizzazioni dei produttori.
L’assessorato sta attivando il percorso per la richiesta di stato di calamità naturale e per la creazione di uno strumento finanziario di supporto.
A questo punto l’intervento dell’Unione Europea non è più rinviabile. Mi sto muovendo con il governo perché la situazione dei produttori piemontesi venga nuovamente rappresentata a Bruxelles, in modo che si adottino i necessari provvedimenti”.