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Parco del Monviso, dati e dibattito il 18 febbraio


Nel registrare come nell’ultimo periodo la discussione in merito alla realizzazione del nuovo “Parco del Monviso” stia entrando più nel merito dei contenuti, scalfendo almeno in parte quel clima di contrarietà a priori iniziale, il Comprensorio Alpino CN2 Valle Varaita – ente delegato dalla Regione Piemonte alla locale gestione faunistico-venatoria – ha elaborato una valutazione numerica dell’impatto sul prelievo venatorio in Valle Varaita a seguito dell’istituzione del parco.
Tale elaborazione – su istanza del presidente Floriano Luciano – è stata realizzata dai tecnici faunistici Omar Giordano e Giorgio Ficetto, tecnici faunistici abilitati -dipendenti del CACN2, sulla base dei dati derivanti dalle serie storiche di censimento e di prelievo nelle aree che costituirebbero il nuovo parco.
Il contributo tecnico-scientifico realizzato è stato presentato e discusso nel corso della riunione del Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino CN2, avvenuta a Melle lo scorso 5 febbraio alla presenza dei rappresentati del mondo venatorio, agricolo, ambientalista e degli enti locali.

AGRICOLTORI CONTRARI
In tale sede le rappresentanze di Coldiretti (Giovanni Fina), Federcaccia (Giovanni Toscano), Enalcaccia (Paolo Testa) e del Club Alpino Italiano (Sergio Rinaudo) presenti hanno espresso con sfumature diverse la loro contrarietà al progetto così come presentato.

MARGINI DI MIGLIORAMENTO
La valutazione nel merito del progetto ha fatto rilevare alcune possibilità di miglioramento della proposta che per la Valle Varaita incide per 4741 ettari sugli oltre 26.000 ettari totali della proposta (che per i restanti 22.000 ettari inciderebbe sui territori facenti parte del Comprensorio Alpino CN1 “Valle Po” e del Comprensorio Alpino TO1 “Valle Pellice, Chisone e Germanasca”).
Dei 4741 ettari totali, 4213 ettari costituiscono l’area “Alevè-Monviso” e 528 ettari l’area “Laghi Blu” per la quale emergono molte perplessità, partendo anzitutto dal fatto che è completamente staccata dal resto dell’area protetta.
L’elaborazione su numeri reali ha permesso di contestualizzare il possibile fenomeno incidente sul prelievo venatorio.

INCIDENZA SUL PRELIEVO VENATORIO
In merito all’incidenza sul prelievo venatorio, l’elaborazione realizzata dai tecnici faunistici Giordano e Ficetto mette in luce come l’impatto della nuova area protetta inciderebbe in Valle Varaita sugli ungulati in modo pressochè esclusivo sul prelievo dei camosci nella misura di 18/20 capi in meno sul piano di prelievo annuale che nel 2014 è stato in valle pari a 115 capi di camoscio.
In ultimo, è stato rilevato come per la Valle Varaita l’istituzione del nuovo “Parco del Monviso” costituirebbe un nuovo grande bacino di riproduzione di fauna selvatica, con innegabili effetti (positivi e negativi, a seconda dei punti di vista e degli interessi considerati) sulla presenza di animali selvatici nell’areale.

IN SINTESI
Estensione del “Parco del Monviso” in Valle Varaita come da proposta di legge:
Alevè-Monviso: 4213 ha
Riserva Laghi Blu: 528 ha
Totale aree protette: 4741 ha
Specie su cui si registrerebbe maggior impatto a seguito dell’istituzione del nuovo “Parco del Monviso”: ungulati – camoscio
Effetti sulla specie camosci (2014):
Camosci censiti (totale CACN2): 1471
Camosci censiti nei confini area parco (4741 ettari): 325
Camosci censiti Oasi Alevè (oasi già esistente): 48
Camosci assegnati nei 3 turni di caccia nell’area nuovo parco: 18-20
Camosci effettivamente prelevati nell’area nuovo parco: 15
Camosci prelevabili a piano (totale CACN2): 115

MERCOLEDI 18 FEBBRAIO A PIASCO
Intanto, mercoledì 18 febbraio alle 20,30 nel Salone polivalente (ex cinema) di Piasco, le sezioni provinciali di Cuneo della Federazione italiana della caccia e della U.N. Enalcaccia, pesca e tiro, hanno organizzato un incontro dibattito pubblico dal titolo “Il Parco del Monviso e il suo territorio: una convivenza possibile?”, al quale hanno già dato la loro adesione diversi esponenti amministrativi e di categoria, tra cui i consiglieri regionali Gianna Gancia (Lega Nord), Paolo Allemano (Pd), Franco Graglia (Forza Italia) e Alfredo Monaco (scelta Civica). Sono stati invitati anche gli assessori regionali Giorgio Ferrero (agricoltura) e Alberto Valmaggia (ambiente e montagna).