Pagamenti diretti Pac in regime transitorio
saranno adeguati alle nuove misure finanziarie (con una doppia riduzione, che deriva
dai minori fondi disponibili e dalla ’convergenza’ dei pagamenti diretti nei vari Paesi).
L’Italia dovrebbe limitare i danni, gli aiuti passeranno in media da 400 a 380 euro
“La Commissione europea – informa il responsabile Cipat della Cia di Cuneo, Silvio Chionetti – ha proposto misure transitorie per garantire nel 2014 i pagamenti diretti dell’Ue alle aziende agricole e la continuità degli investimenti nelle aree rurali, in attesa che le tre istituzioni – Parlamento, Consiglio e Commissione – raggiungano un accordo sulla riforma della Politica agricola comune. Le proposte, come ha annunciato lo stesso commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos, saranno applicate secondo il principio “regole esistenti, nuovo budget”. Questo vuol dire che viene prorogato il quadro amministrativo per effettuare i pagamenti alle aziende agricole, mentre viene ridotto il bilancio dei pagamenti per tener conto dell’accordo politico raggiunto dal vertice Ue nel febbraio scorso sul bilancio 2014-2020 (peraltro bocciato dall’Assemblea di Strasburgo). Per l’Italia questo significa che l’ammontare dei pagamenti diretti alle aziende passerà, in base ai calcoli della presidenza irlandese dell’Ue, da 4,02 a 3,95 miliardi di euro”.
“L’accordo raggiunto a febbraio dai leader Ue – conclude Chionetti – prevede, infatti, un taglio di 830 milioni sui fondi all’agricoltura per il 2015, con cui Bruxelles deve pagare i contributi 2014 agli agricoltori. Non solo. Ciolos ha indicato che sempre su quei pagamenti applicherà già dal prossimo anno la misura sulla convergenza dei contributi tra Stati membri. Convergenza che va a beneficio dei nuovi partner europei. Al riguardo l’Italia dovrebbe, però, limitare i danni, in quanto gli aiuti alle aziende del nostro Paese passeranno in media all’ettaro, da 400 a 380 euro, rispetto ad una media europea di 260 euro l’ettaro”.