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Pac, non basta dare un’aggiustatina


Parte oggi la discussione sulla revisione della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, a due anni dall’entrata in vigore, che, da sola, utilizza circa io 38% del bilancio comunitario, pari a oltre 55 miliardi di Euro all’anno. Ma che strada dovrà imboccare la nuova Pac?

Il mondo delle organizzazioni agricole afferma a gran voce, anche se con sfumature diverse, che non basta dare un”aggiustatina’ alla riforma della Politica agricola comune (Pac) di metà percorso. Serve piuttosto una revisione completa del sistema che passi da una semplificazione che ancora latita.

Le Organizzazioni hanno espresso il loro convincimento nel corso dell’audizione in Commissione Agricoltura alla Camera, nell’ambito della discussione sulla riforma della Pac. L’Italia, infatti, è chiamata a dare un contributo con delle proposte da inviare a Bruxelles entro la metà di marzo, prima che si apra la fase emendativa. L’entrata in vigore della Pac revisionata è prevista il 1 gennaio 2018.

Secondo Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative italiane-agroalimentare) nella Pac ”vanno modificate le parti che hanno creato problemi, come l’applicazione delle misure ecologiche del greening e l’estrema burocrazia di tutte le procedure che risultano in gran parte più complicate rispetto alla precedente programmazione”.

Il coordinamento chiede poi di avere i dati statistici dei primi due anni di programmazione mai forniti da Bruxelles, come anche di rivedere i criteri dei pagamenti diretti.

In Commissione Agricoltura della Camera dei deputati sono state presentate due risoluzioni sulla riforma della Pac a firma del vice ministro Oliviero e dell’On. Gallinella.

“Abbiamo visto le due risoluzioni e ritroviamo in quelle le nostre idee”. Queste le parole di Antonio Dosi, della Cia alla Commissione Agricoltura nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni.

“Dobbiamo separare due fasi – ha aggiunto Dosi – e riflettere sul momento attuale, ovvero sulla revisione di metà percorso sulla Pac. È giusto modificare l’applicazione sul greening e confrontarci sul tema della semplificazione. La seconda parte riguarda il tema della sperimentazione, come la questione sui rischi. Necessità di una discussione importante, ed è fondamentale fare queste sperimentazioni. Nel complesso siamo soddisfatti perché ritroviamo in entrambi le risoluzioni le nostre idee”.