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Ottimi segnali dal Creso per le mele in Piemonte


Ottima stagione per il melo in Piemonte. In campo sono stati centrati gran parte degli obiettivi qualitativi e i primi mesi di commercializzazione ne mostrano la sintonia con le attese dei consumatori e della distribuzione. Si colgono i frutti di un processo di innovazione che tocca tutta la filiera, dal campo alle centrali di lavorazione. L’impegno dei produttori è supportato da ricerca e trasferimento tecnologico. Dal 2011 il Progetto AGER – Qualità della mela ha consentito un salto di qualità, mettendo in rete la ricerca svolta sul territorio dal Creso con le migliori istituzioni di ricerca a livello nazionale: Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in qualità di capofila, Università di Udine, Padova, Bologna e Milano.
A metà Progetto, si fa una presentazione dei risultati in corso d’opera. L’incontro divulgativo in programma a Manta (Cn) il 23 novembre è rivolto ai frutticoltori e ai tecnici di filiera.
Le riflessioni sul supporto della ricerca all’innovazione della melicoltura sui temi della qualità sostenibilità e competitivà del sistema saranno esposte da Claudio Sacchetto – Assessore Agricoltura della Regione Piemonte, Ezio Falco – Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e Ugo Dozzio Cagnoni – Presidente del Progetto AGER.
Riccardo Velasco della Fondazione Edmund Mach e coordinatore del gruppo di lavoro presenterà gli obiettivi e i risultati fin qui ottenuti in tutti i wp del progetto. Seguirà una scelta di temi su cui la ricerca è pronta a trasformarsi in innovazione, fornendo indicazioni applicative alle aziende agricole. Lorenzo Berra del Creso riferirà delle opportunità offerte dal MAS – selezione assistita da marcatori molecolari per la creazione di varietà resistenti alle malattie e autodiradanti. Guglielmo Costa dell’Università di Bologna presenterà i nuovi strumenti e i nuovi approcci per il diradamento del melo e la regolazione del carico produttivo. Luca Corelli dell’Università di Bologna esporrà i risultati delle applicazioni “a distanza” per la gestione precisa della crescita del frutto; Francesca Costamagna del Creso dell’utilizzo del DA-meter per la programmazione dei momenti di raccolta di Gala in funzione della qualità al consumo.
Il Progetto Ager si propone di cogliere le opportunità offerte dal sequenziamento del Dna del melo proprio ad opera delle istituzioni italiane, facendo interagire le scoperte sul genoma con la fisiologia, la genetica e la pomologia. Ci si attendono varietà con tratti qualitativi innovativi e caratteri di resistenza alle malattie. Nuovi strumenti per la regolazione del carico produttivo e nuovi approcci al diradamento dei frutticini. Strumenti per il monitoraggio e la predizione della qualità. L’obiettivo è di guidare un cambio di passo della melicoltura italiana rispetto ai competitors internazionali. I risultati toccano direttamente qualità, appeal e sicurezza alimentare per i consumatori e sostenibilità ambientale.
Il Progetto Qualità della mela nell’epoca della post-genomica è finanziato da tredici Fondazioni bancarie che, attraverso AGER (un’associazione temporanea di scopo), si sono date l’obiettivo di sostenere la ricerca agroalimentare italiana.
Le Fondazioni sono: Fondazione Cariplo (capofila), Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Cariparma, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione di Venezia.

Di seguito, il programma dettagliato degli interventi della Giornata.
8,30 – Introduzione e saluti
– Claudio Sacchetto (assessore Agricoltura della Regione Piemonte)
– Ezio Falco (presidente Fondazione CRC)
– Ugo Dozzio Cagnoni (presidente Progetto AGER)
– Presentazione del Progetto – il supporto della genomica
alla competitività della filiera italiana del melo (Riccardo Velasco – FEM, San Michele all’Adige)
– Resistenza durevole a ticchiolatura e genotipi autodiradanti
– innovazione varietale per la melicoltura piemontese (Lorenzo Berra, Davide Nari – Creso)
– Qualità e gestione del carico produttivo – nuovi strumenti
per il diradamento del melo (Guglielmo Costa, Brian Farneti, Barbara Novak
Università di Bologna)
– Impiego del metamitron in diverse situazioni altimetriche
Diradamento meccanico del melo nel contesto di una frutticoltura
sostenibile (Luca Giordani, Alessio Pavarino – Creso)
– Soluzioni ecosostenibili per la difesa dagli insetti carpofagi
del melo (Graziano Vittone – Creso)
12,30 – Pausa buffet
– La gestione precisa della crescita della mela. Applicazioni
“a distanza” nella melicoltura piemontese dei protocolli
sviluppati presso il DCA Unibo (Luca Corelli, Luigi Manfrini
Università di Bologna)
– Case history: prima applicazione sul territorio del DAmeter
per la programmazione dei momenti di raccolta
della cv Gala in funzione della qualità al consumo (Francesca Costamagna, Davide Nari, Luca Giordani Creso)
– Sviluppi della tecnologia Vis-NIRs per l’ottimizzazione
del percorso qualità in campo e in post-raccolta (Guglielmo Costa, Massimo Noferini, Elisa Bonora Università di Bologna)
16,30 – Dibattito e conclusione lavori