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“Orto in condotta” a Dronero entusiasma gli studenti


Momento ufficiale, nella splendida giornata di San Martino, caratterizzata da un cielo limpido, in piazza Allemandi a Dronero: il Comune, nella persona del vicesindaco e assessore alla cultura Gianpaolo Rovera, ha “affidato” i vecchi orti a valle del teatro Iris agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria del plesso di piazza Marconi.
Presenti all’evento, oltre ai soggetti interessati, alcuni genitori, alcuni volontari che aderiranno alla associazione Mastro Geppetto, il Giuseppe Mauro in rappresentanza della ditta Mauro vini, l’assessore all’agricoltura Gianni Arnaudo e molti droneresi incuriositi.
L’iniziativa rientrerà nel progetto proposto, a livello nazionale, da Slow food, denominato “orti in condotta” e divenuto lo strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole. Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori del progetto, costituendo la comunità dell’apprendimento per la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.
In apertura il dirigente scolastico Graziano Isaia ha ricordato, coinvolgendo i bambini, l’importanza, per il mondo contadino, della festa di San Martino, ha presentato brevemente le caratteristiche di Slow food e si è soffermato sul nuovo concetto di qualità alimentare per cui il cibo deve possedere tre requisiti fondamentali: deve essere buono, pulito e giusto.
La parola è passata quindi al vicesindaco il quale ha evidenziato l’alto valore didattico e culturale del progetto per far conoscere alle nuove generazioni il territorio e i suoi prodotti tipici, promuovendo l’educazione ambientale e alimentare. Ha inoltre presentato i vari soggetti coinvolti nell’iniziativa: alcuni volontari aderenti alla nascitura associazione “Mastro Geppetto” che si occuperà di manutenzione, la ditta Mauro vini che sistemerà, accanto agli orti coltivati dai bambini un piccolo vigneto di nebbiolo, vino caratteristico di Dronero, la ditta Cavanna del Mulino della Riviera …
Coinvolti nel progetto anche l’istituto comprensivo con alcune classi della scuola secondaria di primo grado e l’istituto alberghiero Virginio-Donadio.
I futuri alunni-ortolani hanno quindi potuto osservare dall’alto della piazza i terrazzamenti, attualmente incolti e ricoperti da erbacce, che dovranno “coltivare” con l’aiuto delle insegnanti, dei genitori, dei nonni e di quanti, a titolo volontario, desidereranno partecipaare all’iniziativa. Al rientro in classe l’entusiasmo era tanto: chi parlava delle proprie esperienze nell’orto di casa, chi ipotizzava interventi coinvolgendo i parenti o gli amici, chi si interrogava sull’origine dei prodotti e sul loro utilizzo.
Anche il plesso scolastico di Pratavecchia, nei giorni precedenti, ha avviato il proprio orto nel cortile della casa parrocchiale predisponendo già un dettagliato calendario dei lavori.
Ora, vista la stagione, non resta che attendere l’evoluzione del tempo e sperare che il detto contadino occitano: San Martin seren, preparo la palha e lu fen (San Martino sereno: prepara paglia e fieno perché l’inverno sarà lungo e rigido) non si avveri.
M.B.