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Ora basta, il latte buono lo vendiamo da soli!


Quattrocentocinquanta vacche da latte, di cui duecento in produzione, ventisettemila quintali di latte all’anno. Una stalla modello: ventilazione a ciclo continuo, musica in filodiffusione, nebulizzazione, spazzole per l’automassaggio, servizio di pedicure una volta alla settimana… Fieno e mais serviti su pianali in acciaio inox per garantite igiene, sapore e fragranza delle pietanze… Animali in gravidanza liberi di calpestare la terra per facilitare il parto e migliorare il vigore dei nascituri… Tre mungiture al giorno per svuotare le mammelle nel modo più veloce e meno traumatico possibile…

PASSIONE E BENESSERE

Nella Cascina Sant’Anna in frazione Motta Gastaldi di Cavallermaggiore la parola d’ordine è benessere. Benessere degli animali e passione per il proprio lavoro, che i fratelli Francesco e Ugo Mellano hanno ereditato dai loro genitori. Una storia di sacrifici e ordinaria fatica per tramandare ai figli la tradizione dell’allevamento, che vuol dire passato, presente e futuro: in una parola, la loro vita e quella dei loro animali.
«Fin da piccoli – raccontano Francesco e Ugo Mellano -, siamo rimasti affascinati da questo mondo, e, ancora oggi, assistere alla nascita di un vitellino, dargli da mangiare, rimane per noi un momento magico. Ci sono lavori che non scegli, perché sono loro a sceglierti. Per noi è stato così: siamo cresciuti in questa cascina, dove papà ci ha mostrato cosa vuol dire prendersi cura di un animale, e ricevere in cambio il dono della natura. E ancora oggi sentiamo la curiosità e l’entusiasmo di quando eravamo bambini, di quando volevamo soltanto giocare con gli animali».

METTERSI IN GIOCO

Tutto ciò ha un naturale epilogo produttivo: il latte. Quando si dice che una stalla non si inventa da un giorno all’altro, è facile capire perché, se si è visto cosa ci sta dietro. Dopo di che il latte va venduto. E qui può finire l’avventura, com’è accaduto a molti, perché il prezzo non fa distinzioni e miete vittime.
«Non ne potevamo più – dicono i fratelli Mellano – di rimanere disarmati di fronte al balletto delle quotazioni al ribasso che si gioca sulla pelle degli allevatori. Sapevamo di produrre un latte di altissima qualità e volevamo dimostrarlo».
Così “Cascina Sant’Anna” è diventato, dal giugno scorso, il marchio del loro latte Uht, commercializzato direttamente dal produttore al consumatore, in negozi e supermercati, dopo essere stato pastorizzato e confezionato dalle latterie Frascheri, a Bardineto (Savona).

SAPORE E DIGERIBILITA’

«I cartoni tetrapak – fanno i conti i fratelli Mellano – ci sono costati 50 mila euro, ma li stiamo utilizzando alla grande. Resta inteso che, anche se dovessimo destinare l’intera produzione al confezionamento (ora la lavorazione ne assorbe solo una parte), non compreremo una mucca in più, perché il nostro segreto sta nel rispetto degli animali e nella gestione equilibrata dell’allevamento. Chi assaggia il nostro latte, si rende conto che la qualità dell’alimentazione delle vacche e la cura dell’allevamento fanno la differenza. Su sapore e digeribilità non temiamo confronti».
Un’affermazione “certificata” dal sommelier di Eataly, che ha scelto il latte di Cascina Sant’Anna per i punti vendita del gruppo in tutta Italia.

ARMONIA CONIUGALE

Raccontano i fratelli Mellano: «Riceviamo molti complimenti dai consumatori e questo ci fa molto piacere. Una signora ci ha detto che il nostro latte le rende “digeribile” perfino il marito. E’ tutto detto».