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Ogm, assurdo importarli se non si possono coltivare


“Dopo quasi vent’anni di polemiche, oggi ci troviamo in una situazione in cui gli Ogm continuiamo a non poterli coltivare, mentre li importiamo e li mangiamo. La libertà degli Stati membri all’importazione e all’utilizzo, o meno, degli Ogm nella catena alimentare e mangimistica non può che essere in linea con l’autorizzazione alla coltivazione o non coltivazione”.
Questo il commento di Confagricoltura in relazione alla proposta legislativa della Commissione Ue che dà maggiore potere agli Stati membri sull’importazione di prodotti Ogm, autorizzati da Bruxelles per l’uso in Europa. Si avvia ora l’iter normativo e, in attesa di conoscere le decisioni del Parlamento europeo in merito alla proposta legislativa della Commissione, l’Italia, da parte sua, dovrà compiere scelte coerenti nell’attuazione delle disposizioni comunitarie. Se si vorrà impedire la coltivazione, si dovrà vietare anche l’importazione di prodotti Ogm, con la loro conseguente assenza dalle filiere interessate. Parlando di libertà, va ribadita anche quella della ricerca scientifica. E Confagricoltura ritiene che debba essere data assoluta fiducia alla scienza nel valutare i pro e i contro dell’ingegneria genetica. Finora si è fatta degli Ogm solo una battaglia ideologica, senza approfondire, ad esempio, il loro ruolo per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, cui anche le tecnologie genetiche possono dare una risposta efficace.