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Nuovo contratto provinciale per 15 mila manovali


E’ stato siglato il “Contratto degli operai agricoli e florovivaisti” della provincia di Cuneo. Al tavolo dell’intesa le tre principali organizzazioni agricole e le sigle sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil.
“La firma arriva dopo un serrato e lungo confronto – sottolinea Michele Quaglia, membro di Giunta provinciale Coldiretti con delega alle problematiche del lavoro – il risultato raggiunto rappresenta un punto di equilibrio frutto dell’esigenza della parte datoriale di disporre di strumenti innovativi utili per meglio competere sul mercato in un periodo già molto grave dal punto di vista economico, e dall’altro lato dell’aspettativa della parte sindacale di ottenere un riconoscimento anche economico a favore dei lavoratori. Ogni sforzo in questo momento vale doppio. Stante queste premesse, il nostro auspicio è che il nuovo Governo Letta faccia atti concreti per contenere il costo del lavoro e per la riduzione del cuneo fiscale, per favorire investimenti e occupazione”.
Il contratto prevede due aumenti retributivi, pari al 3% decorrente dal 1° aprile e il 2% decorrente dal 1° novembre.
Agli operai a tempo indeterminato in servizio ad aprile viene riconosciuto inoltre un “una tantum” in servizio ad aprile 2013 nella misura seguente:
• € 50 per gli operai della 3° Area
• € 75 per gli operai della 2° Area
• € 90 per gli operai della 1° Area

IL COMMENTO DI COLDIRETTI
“L’accordo introduce – precisa Lauro Pelazza, vice direttore di Coldiretti Cuneo – in via sperimentale per la durata del quadriennio contrattuale, un premio variabile fissato nella misura massima dello 0,3% sul totale mensile tabellare, da riconoscere ai lavoratori in servizio nel mese di dicembre con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato con almeno 180 giornate di effettivo lavoro nell’anno”.
Il premio viene determinato usando come parametri l’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli come definiti dai mercuriali della CCIAA e i costi dei prodotti acquistati dagli agricoltori definiti dall’ISTAT; i parametri per il riconoscimento del premio verranno definiti con successivo accordo sindacale entro dicembre 2013.
Dicono Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo: “L’accordo è stato raggiunto dopo una trattativa lunga e difficile. Il mondo agricolo da noi rappresentato, pur consapevole dell’impatto economico della dinamica degli aumenti previsti dal contratto, ha voluto dare un segnale di attenzione nei confronti dei 15mila lavoratori che sono occupati a tempo indeterminato o stagionale nel comparto agricolo, cercando di puntare sulla professionalità dei lavoratori partner in molti processi produttivi delle imprese agricole”.

IL COMMENTO DI CONFAGRICOLTURA
“Questa intesa, raggiunta dopo mesi di intense trattative e dibattito con tutte le parti coinvolte, ci soddisfa – dichiara Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo -; si tratta del miglior punto di incontro possibile tra associazioni agricole che rappresentano i datori di lavoro e sindacati dei lavoratori in un momento contingente che resta di estrema difficoltà dal punto di vista economico e occupazionale. Come rappresentanti delle aziende agricole abbiamo accettato aumenti salariali in linea con quanto previsto a livello nazionale e nelle altre province, d’altro canto abbiamo ottenuto che venissero concordate con i sindacati dei lavoratori alcune modifiche di tipo normativo”.
“Pur se caratterizzato da un iter lungo e travagliato, l’accordo sul rinnovo del contratto provinciale di lavoro ci soddisfa – sottolinea Roberto Damonte, presidente della Confederazione Italia Agricoltori di Cuneo -. Il suo significato va oltre il contenuto specifico della normativa, lo consideriamo un passo utile e importante nel momento di crisi che attraversa il settore agricolo e l’intera fase economica del Paese. Nonostante il dibattito abbia vissuto anche fasi molto vivaci, alla fine ha prevalso il senso di responsabilità che ha consentito il risultato finale della trattativa. Siamo riusciti a portare a casa un contratto di qualità che coniuga nel miglior modo possibile le esigenze delle imprese datoriali con quelle dei lavoratori. Do’, altresì, atto con soddisfazione della compattezza unitaria delle organizzazioni professionali agricole e della disponibilità sindacale a ricercare, e trovare, soluzioni condivise a vantaggio di tutti i soggetti interessati, un ottimo viatico per il rilancio della nostra agricoltura”.