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“Noi, giovani agricoltori vorremmo che…”


Silvano Bruna, trentaseienne agricoltore, è da qualche mese il presidente dei giovani imprenditori dell’AGIA-Cia della provincia di Cuneo. E’ titolare dell’azienda agricola di famiglia in Lequio Berria dove conduce un’impresa multifunzionale; infatti, oltre ai 12 ettari di nocciole Piemonte IGP, parte delle quali semilavorate successivamente alla raccolta, Silvano coltiva circa 2 ettari di uve Pinot nero e Chardonnay da cui nasce l’“Alta Langa Docg”, il prestigioso spumante brut metodo classico millesimato ed, infine, fa anche l’apicoltore, con le sue 100 arnie, una passione che ha fin da bambino.
“L’agricoltura – rileva Silvano durante un recente incontro dell’Agia provinciale – è un bene comune, un settore in grado di produrre cibo, lavoro e reddito, creare ricchezza per la collettività, garantire la difesa del suolo, del territorio e dell’ambiente. Per questo noi giovani chiediamo alle istituzioni di valorizzare maggiormente il ruolo di tutte le tipologie di impresa, a partire dalle micro realtà, riconoscendo ad ognuna l’effetto benefico sullo sviluppo dell’economia e della società. Anche in provincia di Cuneo, soprattutto nella aree di montagna e di alta collina, i conduttori agricoli sono anziani e poco propensi ad investire e, tra l’altro, nel 40% dei casi manca un successore per l’impresa. Tanti anziani, tanti giovani e tanta superficie agricola utilizzata in dispersione non meriterebbero di essere tra loro collegati al fine di aumentare le opportunità di lavoro per i giovani e di produrre nuovo valore aggiunto nel nostro Paese? Noi giovani dell’AGIA-Cia crediamo che le competenze dei giovani imprenditori possano valorizzare l’agricoltura e garantire nuova redditività all’impresa. Per questo vogliamo uno Stato che nelle sue articolazioni sia aperto al nuovo e che dia maggiore spazio alle nuove generazioni nel dialogo intergenerazionale, coniugando innovazione ed esperienza. I nostri obiettivi sono chiari, comprendono meno burocrazia, ricambio generazionale, accesso al credito, diminuzione dei costi, formazione, banda larga nelle campagne, accesso alla terra e quindi più agricoltura”.

(nella foto: Silvano Bruna)