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Nocciolo, prova in campo il 1 giugno a Cravanzana


La coltivazione del nocciolo è per sua natura poco esigente in termini di interventi colturali e di protezione dalle avversità, caratterizzata dunque da un limitato impatto sull’ecosistema. Esistono tuttavia ulteriori margini di miglioramento per rendere la corilicoltura un’attività sempre meno dispendiosa in termini di imput energetici e fitosanitari, migliorandone la sostenibilità ambientale.
La ricerca di strumenti di tecnica colturale innovativi e all’avanguardia è da sempre uno dei focus dell’attività di Agrion.
La giornata dimostrativa del prossimo 1 giugno sarà dedicata alla presentazione dei risultati raggiunti e già applicabili e si svolgerà in due sessioni successive, presso il Centro sperimentale Agrion di Cravanzana (CN) – Azienda Nasio.
Gli interessati potranno dunque conoscere, osservare e toccare con mano le più recenti acquisizioni in termini di:
– Riduzione dell’energia necessaria per eseguire gli interventi fitosanitari;
– Impiego di macchine operatrici che riducono il compattamento del terreno del corileto;
– Utilizzo della trazione elettrica in alternativa a quella a motore per le principali pratiche agronomiche;
– Minimizzazione dei volumi di acqua distribuiti negli interventi sugli impianti di nocciolo in fase di allevamento;
– Applicazione di sistemi per agevolare la spollonatura, una delle pratiche colturali più impegnative e onerose.

Agrion, in collaborazione coi i tecnici che partecipano al Coordinamento corilicolo, invita dunque tutti gli interessati, corilicoltori e operatori della filiera, a partecipare alle prove dimostrative per condividere le soluzioni innovative per la gestione ecocompatibile del corileto.
In occasione della giornata sarà inoltre distribuito gratuitamente il manuale “Il nocciolo in Piemonte. Linee tecniche 2016”, edito da Agrion e fresco di stampa.

La superficie a nocciolo in Piemonte ha superato i 15.000 ettari e la crescita non accenna ad arrestarsi, in particolare nelle zone collinari del sud Piemonte. Il sistema corileto, oltre a rappresentare un’interessante fonte di reddito, svolge da sempre un ruolo chiave nel preservare e impreziosire il territorio, in particolare gli ambienti rurali e collinari. Da un punto di vista idrogeologico i noccioli contribuiscono infatti a prevenire frane e smottamenti, mentre divengono elementi distintivi e caratteristici del paesaggi che li ospita.