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Nocciole, Ascopiemonte sigla il primo contratto di filiera con Ferrero: libera scelta e meccanismo di salvaguardia


A tre mesi dal lancio del Progetto Nocciola Italia promosso da Ferrero Halzelnut Company, divisione interna del Gruppo Ferrero dedicata alla nocciola, è stato siglato giovedì 28 giugno il primo accordo di filiera del Piemonte.

NUOVI IMPIANTI. L’accordo tra Ferrero Hazelnut Company e Ascopiemonte, l’organizzazione di produttori di frutta a guscio che oggi raggruppa 600 soci con oltre 3 mila ettari di noccioleti specializzati, sancisce l’avvio per i primi nuovi impianti di nocciola nel territorio piemontese con l’obiettivo di raggiungere entro il 2023 una superficie di 700 ettari di nuove piantagioni corilicole sul territorio regionale.

LIBERA SCELTA. L’accordo riguarda esclusivamente i nuovi impianti e la relativa futura produzione di nocciole. I soci Ascopiemonte hanno facoltà di  decidere liberamente se aderire o meno al contratto, soluzione che permette loro di continuare in ogni caso a commercializzare le proprie nocciole tramite l’OP come fatto sinora.

PUNTI CARDINE. Il progetto di filiera prende forma dallo sviluppo dei seguenti punti cardine: la durata dell’accordo è di 19 anni e si protrarrà fino alla campagna agraria 2037; l’impegno da parte di Ferrero è di acquistare il 75% della produzione di nocciole generata dai nuovi impianti, il rimanente 25% verrà commercializzato direttamente dall’Ascopiemonte; il prezzo di acquisto base verrà strutturato ponderando i costi di produzione, sommati al margine di impresa, con il mercato internazionale.

MECCANISMO DI SALVAGUARDIA. Al prezzo di acquisto sarà aggiunta una remunerazione in base alla qualità e alla varietà delle nocciole prodotte; in caso di forte contrazione del mercato internazionale, tale da generare un prezzo di vendita inferiore ai costi di produzione, si attiverà il meccanismo di salvaguardia dell’investimento, ovvero saranno remunerati i costi di produzione ai quali dovrà essere aggiunta la valorizzazione della varietà e qualità specifica. Saranno messi a disposizione della filiera nascente, percorsi formativi per i tecnici delle aggregazioni che sigleranno l’accordo di filiera e un software gestionale per la strutturazione e il monitoraggio del progetto.