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Nocciola, purchè non sia “delle Langhe”


Da ottobre 2016, con l’inserimento nel Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto della dicitura “Tonda gentile delle Langhe”, i produttori corilicoli piemontesi, che sono in maggior parte associati a cooperative e OP (organizzazioni di produttori) del settore (Piemonte Asprocor e Ascopiemonte) si sono mobilitati per segnalare come tale denominazione sia in contrasto con i regolamenti comunitari vigenti e danneggi il contesto produttivo piemontese.

Sulla questione, fornisce gli ultimi aggiornamenti Nicoletta Ponchione, vicepresidente di Confcooperative Cuneo e di Fedagri Piemonte, delegata dal Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Nocciola Piemonte IGP e dalla stessa Fedagri Piemonte a seguire la vicenda.

ALLA RADICE DELLA QUESTIONE

È necessario partire da un breve excursus storico. Nel 2006 il Consorzio Tutela Nocciola Piemonte riscontra la registrazione della varietà “Tonda Gentile delle Langhe” nei registri argentini; il Mipaaf e la Regione Piemonte si attivano e ottengono la modifica dal Ministero dell’agricoltura Argentina della denominazione della varietà da “Tonda Gentile delle Langhe”, in “Tonda Gentile”.
Successivamente il Ministero delle Politiche agricole chiede al Consorzio Tutela Nocciola Piemonte di modificare il Disciplinare di produzione per evitare che il nome geografico “Langhe”, collegato alla varietà, possa essere utilizzato indistintamente in ogni luogo del mondo. La denominazione diventa dunque “Tonda Gentile Trilobata”.

REGOLAMENTI EUROPEI

A livello comunitario nel contempo vengono emanati due Regolamenti (il CE N. 637/2009 e il CE N. 1151/2012) che indicano che i nomi delle varietà da iscriversi nei registri non rechino al loro interno un toponimo geografico (luogo) e la Regione Piemonte approva l’elenco delle varietà in cui si comprende la scheda della varietà di nocciolo “Tonda Gentile Trilobata” e lo invia al Mipaaf – Servizio Fitosanitario Centrale affinché sia inserito nell’elenco dell’allora costituendo Registro Nazionale delle varietà vegetali.

LA SVOLTA DEL MINISTERO

La questione sorge inaspettatamente il 4 ottobre 2016 quando il Mipaaf pubblica l’ampliamento del registro delle varietà vegetali e inserisce, per quanto riguarda la varietà del nocciolo, due varietà: la “Tonda Gentile” e il relativo sinonimo “Tonda Gentile delle Langhe”, e la “Tonda Gentile Trilobata”.

In seguito alla pubblicazione di tale ampliamento del registro la Regione Piemonte ha richiesto invece l’inserimento del nome “Tonda Gentile Trilobata” tra i sinonimi della varietà “Tonda Gentile” e le parti agricole hanno chiesto la cancellazione della varietà “Tonda Gentile delle Langhe” e il mantenimento invece della varietà “Trilobata”. Stessa richiesta è stata presentata dagli enti locali tramite ricorso, in via di autotutela, al Mipaaf.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

In data 12 dicembre 2016 il Mipaaf ha aggiornato nuovamente il Registro delle varietà modificando la varietà del nocciolo nel seguente modo:
Nome Varietà: Tonda Gentile
Sinonimi: Tonda Gentile delle Langhe, Tonda Gentile Trilobata.

RICORSO AL TAR

In conseguenza di questo ultimo decreto, che non toglie “delle Langhe” dalla denominazione varietale, tutte le parti agricole e gli enti locali hanno deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio-Roma chiedendo la cancellazione del sinonimo “Tonda Gentile delle Langhe”. L’incarico è stato affidato all’avvocato albese Roberto Ponzio, che aveva già seguito a livello legale la battaglia per tutelare il tartufo, e all’avvocato torinese Vittorio Barosio.

CANCELLARE “DELLE LANGHE”

La varietà in questione risulta già essere iscritta anche nei registri Olandesi dal 2012 e nei registri rumeni dagli anni ’50.
“Il ricorso al TAR è una decisione presa all’unanimità delle parti coinvolte – afferma Nicoletta Ponchione – La dicitura “Tonda gentile delle Langhe” deve essere cancellata dal Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto. Oltre al Consorzio Nocciola Piemonte Igp, firmatari del provvedimento sono oltre cento Comuni di Alta Langa, Langa del Barolo, Roero e Astigiano, la Confcooperative Fedagri e le organizzazioni professionali agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura. Mantenere tale dicitura – prosegue Ponchione – sarebbe un danno per l’economia del territorio e svilirebbe la Nocciola Piemonte Igp, pertanto, auspicando nel risultato positivo della cancellazione del nome “Langhe“ dai registri italiani, invitiamo i nostri rappresentanti nazionali al parlamento europeo, di concerto con il Mipaaf, affinché risolvano nel più breve tempo possibile questa “anomalia” che va in palese contrasto con le norme in vigore”.