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Nitrati, il 17 marzo le proposte delle Regioni


Si è tenuta presso la sede del Dicastero una riunione del tavolo di lavoro sui nitrati a cui hanno partecipato il ministro Maurizio Martina, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, gli assessori all’agricoltura delle Regioni e rappresentanti delle organizzazioni agricole.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sull’avanzamento dei lavori per decidere i prossimi step operativi, anche alla luce dei risultati dello studio Ispra che è stato presentato lo scorso 28 gennaio.
Su proposta del ministro Martina e del ministro Galletti si è stabilito che il 17 marzo le Regioni interessate presenteranno proposte per la revisione delle zone vulnerabili, a seguito del confronto tecnico anche con gli assessori all’ambiente delle Regioni.
A tale proposito è stato dato mandato al coordinatore degli assessori regionali all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni, di informare il coordinatore degli assessori regionali all’Ambiente per procedere in modo rapido nel lavoro.

IL PLAUSO DI COLDIRETTI
Dalla road map per arrivare in tempi brevi alla revisione delle zone vulnerabili ai nitrati dipende il futuro di circa 1/3 della produzione nazionale di prosciutti e formaggi Made in Italy a denominazione di origine, dal Parmigiano al Grana dal prosciutto di Parma a quello San Daniele, messi a rischio da una scorretta delimitazione.
E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente la proposta congiunta dei ministri Martina e Galletti.
“Dopo che lo studio completato dall’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) scagiona definitivamente l’allevamento e accerta finalmente la responsabilità nell’inquinamento delle acque sotterranee di settori diversi, prendiamo atto positivamente – sottolinea Moncalvo – della volontà di rispettare l’accordo “salva stalle” promosso dalla Coldiretti coni due ministri a a Brescia e di chiudere entro due mesi l’istruttoria regionale per portare a termine l’operazione verità nella perimetrazione delle aree vulnerabili. L’auspicio – conclude Moncalvo – è che entro il 17 marzo tutte le regioni interessate possano portare al tavolo di lavoro convocato in sede congiunta dai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente una propria proposta supportata da idonei dati tecnici così da consentire immediatamente la discussione a livello europeo della nuova delimitazione”.