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Nella calza della Befana tornano i prodotti naturali


La tradizione resiste nonostante la crisi con calza della Befana appesa in quasi una casa su tre (30 per cento) ai quali si aggiungono però appena l’11 per cento delle famiglie che ha scelto i giocattoli come regalo, per un costo complessivo vicino al miliardo e mezzo di euro.
E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti in occasione dell’Epifania dalla quale emerge pero’ un taglio della spesa del 12 per cento rispetto al 2013 con oltre la metà delle famiglie che rinunciano a festeggiare la concorrenza con l’acquisto di doni. La spinta verso regali utili dettata dalle difficoltà economiche contagia anche la Befana e nella calza – sottolinea la Coldiretti – tornano insieme ai dolciumi anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e biscotti fatti in casa tipici del passato. La crescente attenzione al risparmio e all’alimentazione dei bambini ha cambiato dunque – precisa la Coldiretti – il contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero. Con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso nelle case si tende a sostituire con cibi naturali caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”. Tornano i prodotti naturali dunque – precisa la Coldiretti – a simboleggiare il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale. Si narra infatti che, durante questa notte Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformava in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura.