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Moscato d’Asti, continua la mobilitazione


Il Coordinamento Terre del Moscato (CTM) ha organizzato una serie di incontri con i produttori di uva Moscato dei 52 Comuni della zona DOCG del Moscato d’Asti, cercando di coinvolgere i sindaci dei vari comuni. Sarà un impegno che durerà sino alla prossima primavera.
In questi incontri si analizzerà la situazione di oggi e le prospettive per il futuro. Visto il calo irreversibile delle vendite
dell’Asti spumante l’obiettivo che si propone il CTM è quello di coinvolgere il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti affinchè inserisca nel disciplinare della DOCG nuove tipologie di prodotti come il Moscato d’Asti tipo Spumante ed eventualmente un Moscato d’Asti secco per poter raggiungere i 50 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti che potranno risolvere per sempre la grave crisi che sta attanagliando la zona.
Nel frattempo il gruppo di opposizione del comune di Santo Stefano Belbo ha inviato al sindaco Luigi Icardi, che è anche presidente dell’Associazione dei Comuni del Moscato un’interrogazione per sapere quale posizione politica intende assumere il Comune di Santo Stefano Belbo e l’Associazione dei Comuni del Moscato in merito alla gravissima crisi che sta attanagliando la zona del Moscato d’Asti.