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Morìa del kiwi, il punto venerdì 18 novembre a Manta


Nei mesi scorsi si è manifestata una grave moria del kiwi, che ha interessato oltre 250 ettari in diverse aree frutticole del territorio regionale piemontese.
Per fare il punto sulla situazione, esaminare le cause e indicare gli interventi per prevenire e limitare la diffusione della malattia, Agrion e Regione Piemonte hanno organizzato un incontro tecnico rivolto a tutti i frutticoltori piemontesi: “La Moria del Kiwi in Piemonte – Diffusione e studio del fenomeno le misure preventive”, in programma venerdì 18 novembre alle 8.45 nella sede della Fondazione Agrion, in via Falicetto, 24 a Manta (Cn).

Estate torrida 2016. Da metà giugno alcuni impianti di actinidia iniziano a collassare. Nel giro di poche settimane la “morìa” interessa oltre un centinaio di ettari nel Saluzzese e più di 150 ad Alice Castello e Borgo d’Ale nel Vercellese. Gli impianti colpiti manifestano inizialmente la presenza di alcune piante in via di appassimento, sovente concentrate in alcune zone dell’appezzamento, sino a giungere al completo collasso.

Nel Saluzzese è interessata un’area ampia a cavallo tra Lagnasco, Scarnafigi e Saluzzo. Più a nord la zona di Barge e quelle di Cavour e Pinerolo. Nel Vercellese si intensificano i sintomi già manifestatisi nell’anno precedente. Settimane di intensa passione per il centinaio di aziende alle prese con il problema.

I ricercatori di Agrion, supportati dal servizio fitosanitario regionale e in collaborazione con il coordinamento dei tecnici di base e l’Università di Torino, cercano di venire a capo del problema. La situazione è analoga al fenomeno che si è verificato a partire dal 2012 nel Veronese. Là più di 1.000 ettari sono stati coinvolti e in buona parte estirpati in questi anni. I numeri preoccupano.
Si fanno i rilievi patologici e decine di analisi di laboratorio su campioni di radici, foglie, colletto. Si forniscono le prime indicazioni, almeno preventive e volte a circoscrivere l’estensione del fenomeno. Vengono diffuse note tecniche, che mettono in luce alcune cause più importanti e gli interventi agronomici da adottare.

Si forma un gruppo di lavoro interregionale, che vede la collaborazione di Agrion con il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte/CREA e dell’Agrea, il Centro di saggio cui la Regione Veneto ha affidato la sperimentazione sulla moria del Veronese.

Giacomo Ballari, presidente di Agrion: “Ora che le idee sono più chiare, la Fondazione Agrion, in collaborazione con i propri soci, e la Regione Piemonte organizzano un incontro pubblico con i frutticoltori e tecnici per informare sui primi risultati ottenuti, sulle cause della fisiopatia e su misure e interventi da adottare nella realtà piemontese”.

PROGRAMMA
Venerdì 18 novembre 2016

Sala incontri di Agrion
Via Falicetto 24, Manta (Cn)

Ore 8:45 – Registrazione dei partecipanti

Ore 9:00 – Saluti dell’autorità e apertura dei lavori

Giorgio Ferrero – Assessore all’Agricoltura Regione Piemonte

Ore 9:30 – La situazione in Piemonte: sintomatologia e condizioni predisponenti
Graziano Vittone, Luca Nari – Fondazione
AGRION

Ore 10:00 – “La risposta della pianta ai fattori di stress idrico – ambientali”
Laura Bardi – CREA Piemonte
Chiara Morone – Settore fitosanitario Regione Piemonte

Ore 10:30 – L’esperienza del Veneto: la diffusione del fenomeno, i risultati delle prove e le misure preventive
Lorenzo Tosi – Responsabile AGREA
Alessio Giacopini – Agronomo
Gianni Tacconi – CREA Fiorenzuola

Ore 11:30 – Indicazioni operative applicabili alla realtà piemontese
Graziano Vittone – Fondazione AGRION

Ore 12:00 – Discussione e chiusura lavori

(Nella foto: le radici compromesse delle piante di kiwi)