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Monviso e bosco dell’Alevè siti di importanza europea


Il Parco del Po cuneese festeggia l’”adozione” del territorio denominato “Gruppo del Monviso e del Bosco dell’Alevé”, a seguito della pubblicazione, in data 8 agosto, del provvedimento regionale che gliene affida la gestione.
Si tratta di un Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale per gli Uccelli di straordinaria importanza: per l’estensione (più di 7.200 ettari), per gli aspetti naturalistici (17 tipologie di habitat tutelate dalla Comunità Europea, di cui due con valore prioritario, una ricca flora e specie animali di grande pregio e, in qualche caso, di eccezionale rarità), ma anche perché parte integrante e sostanziale del territorio recentemente istituito dall’UNESCO come Riserva della Biosfera.
La deliberazione regionale prima citata, che delega anche la gestione di altri quattro S.I.C. (“Bosco del Vaj e Bosc Grand”, “Grotta del Pugnetto”, “Bosco della Partecipanza di Trino” e “Garzaia del rio Druma”) ad altrettanti Enti Parco, approva pure le “Misure di conservazione” specifiche per il sito “Gruppo del Monviso e Bosco dell’Alevé”, così come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale: queste comprendono sia misure di tutela che “attività da promuovere e buone pratiche”.
Il Parco del Po cuneese torna quindi ad occuparsi direttamente di un territorio consistente, uno dei più vasti affidati in gestione ad un ente parco piemontese
Il raggiungimento di tale obiettivo, inserito tra i prioritari per la nuova Direzione dell’Ente Parco, è conseguente al recente riconoscimento dell’UNESCO nei confronti dell’”Area della Biosfera del Monviso”, di cui il Sito costituisce il cuore, dal punto di vista ambientale e naturalistico: una grande opportunità per favorire la crescita del turismo ambientale e l’investimento di risorse, a partire da quelle dei programmi comunitari.
“Anche il TourMonvisoTrail, di prossima realizzazione (1 settembre, partenza ed arrivo a Crissolo – www.tourmonvisotrail.it) – osserva il presidente del Parco del Po cuneese, Silvano Dovetta – celebrerà, in qualche modo, l’intero territorio del S.I.C. Monviso, in quanto l’aggiunta del tratto “Passo S. Chiaffredo-Pian Meyer–Rifugio Bagnour-Vallone dei Duc”, determinata dalla necessità di modificare il percorso inizialmente previsto, ha proprio lo scopo di favorire la riscoperta del mondo dell’Alevé, uno degli esempi più significativi a livello europeo di bosco di Pino cembro, cui peraltro il Parco ha dedicato l’apprezzato “Centro Visita” di Casteldelfino”.
A partire da questa struttura l’Ente Parco intende rilanciare l’attività di educazione ambientale, che costituisce il principale investimento per una reale e produttiva tutela dei sempre più preziosi ambienti che caratterizzano il territorio. Già da questa estate, grazie anche alla collaborazione offerta dal Comune di Casteldelfino e dall’associazione Pro Loco “Casteldelfino viva”, il Centro “Alevé” è visitabile secondo il calendario riportato in www.parcodelpocn.it