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Mirtilli sotto attacco dei moscerini


“Quest’anno ho raccolto 350 kg di mirtillo, l’anno scorso 20 quintali. E questo a causa dell’azione di un moscerino che attacca le bacche del mirtillo, ne causa rammollimenti della polpa fino a farle perdere consistenza e farle marcire”.
Questa la situazione che ci ha illustrato un coltivatore di mirtillo della zona di Cuneo simile a quella di tantissimi produttori in questa negativa annata 2014. In effetti gli agricoltori italiani stanno conoscendo l’azione dannosa di questo terribile moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, dal 2009 comparso anche in Europa. Si tratta di un parassita polifago, che attacca tutte le specie frutticole e viticole, originario del Sud-est dell’Asia, importato in Nordamerica, dove si è diffuso rapidamente e dove ha già causato danni considerevoli.
Drosophila suzukii ha un’ampia cerchia di piante ospiti, che si potrebbe ancora estendere a causa della sua rapida capacità di adattamento in ogni condizione. Infesta frutta con buccia sottile di piante coltivate e spontanee. Danni economici sono sinora noti sulle drupacee (ciliegio dolce, pesco, susino, albicocco), sui frutti a bacca (mirtillo, lampone, mora, fragola), ma anche kiwi, cachi, fichi e sull’uva. Gli insetti adulti hanno una lunghezza di 2-3 mm, hanno occhi rossi e un disegno corporeo giallo-marroncino.
Mentre la maggior parte delle Drosofile non sono parassiti, perché infestano solo frutta troppo matura già caduta, le femmine della Drosophila suzukii possono penetrare con il loro grande ovodepositore dentato la buccia dei frutti in maturazione e deporre le proprie uova. Una femmina può deporre complessivamente circa 400 uova. Già dopo un giorno sgusciano le larve ed iniziano a nutrirsi all’interno dei frutti. L’impupamento puó verificarsi nel frutto o nel terreno. Entro 8-14 giorni è possibile il completamento di una generazione. Con condizioni climatiche favorevoli possono comparire oltre 10 generazioni all’anno.
Lo svernamento avviene come mosca adulta in luoghi protetti. I danni, come hanno potuto constatare quest’anno i coltivatori di mirtillo, sono notevoli: esternamente sui frutti sono riconoscibili punture, successivamente si hanno marcescenze fungine o batteriche che determinano perdite di produzione fino all’80%. La lotta contro D. suzukii è particolarmente difficile per la peculiarità di questo moscerino di deporre le uova all’interno dei frutti durante la maturazione. Le azioni di contrasto sono dirette prevalentemente contro gli adulti ed hanno lo scopo di abbassarne la popolazione e contenere le ovideposizioni. L’utilizzo di trappole alimentari ha lo scopo di monitorare la presenza degli adulti e verificare la consistenza dei voli ma non di individuare il momento più idoneo per l’’intervento. E’ necessario abbinare alcune pratiche agronomiche alla lotta chimica.

CONSIGLI E PRATICHE AGRONOMICHE
– Gestione della pianta: effettuare una potatura che tenda ad agevolare la penetrazione della luce all’interno della chioma, con lo scopo di uniformare la maturazione dei frutti per una raccolta più rapida e concentrata.
-Programmazione della raccolta: anticipare se possibile il periodo della raccolta quando i frutti assumono il colore rosso, prima della maturazione fisiologica.
– Raccolta ed eliminazione dei frutti non adatti al commercio. I frutti caduti sono utilizzati come fonte di cibo e permette il pieno sviluppo delle uova e delle larve, e quindi la propagazione di massa del parassita. Si raccomanda pertanto di raccogliere tutti i frutti e di allontanarli dal campo.

LOTTA CHIMICA
Il Ministero della Salute ha emanato due decreti per la lotta alla Drosophila suzukii: è stato concesso l’uso eccezionale della sostanza attiva fosmet ritenuta indispensabile per il controllo del parassita sulla coltura del mirtillo, ai sensi del decreto dirigenziale del 19 maggio 2014, relativo all’estensione di impiego del fosmet ) alla coltura del mirtillo per un periodo di 120 giorni per il periodo 19 maggio – 16 settembre 2014. E’ ammesso al massimo un trattamento l’anno.