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Meccanizzazione agricola prospettive in Paraguay


Il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, ha incontrato a Roma, presso la sede del Ministero, il ministro dell’Agricoltura della Repubblica del Paraguay, Jorge Gattini.
Durante il colloquio sono stati affrontati i temi relativi alla necessità di sviluppare il comparto della meccanizzazione agricola e alla cooperazione per la promozione del sistema agroalimentare.
“Il settore della meccanizzazione – dichiara Castiglione – è un aspetto rilevante per le imprese italiane che si confrontano oramai da anni in un contesto globale in cui però sono fattori determinanti: innovazione, sicurezza e certificazione degli standard internazionali”.
Sono oltre 34 milioni le trattrici attualmente operanti nel mondo, delle quali il 39% concentrate in Asia, il 36% in Europa, il 22% nelle Americhe e solo percentuali minime collocate in Oceania e Africa.
Questo parco macchine – stimato da FederUnacoma sulla base dei dati FAO – è destinato ad aumentare in modo considerevole negli anni prossimi. In questo contesto l’industria italiana mantiene un ruolo di primo piano, potendo vantare alti livelli produttivi e una notevole presenza sui mercati esteri. A fine 2014 la produzione del Paese ha raggiunto un valore pari a circa 7,83 miliardi di euro (+1%), tornando su livelli prossimi a quelli che aveva nel 2008 prima della crisi economica internazionale.
Durante l’incontro Castiglione ha presentato al ministro paraguaiano alcuni tratti del modello cooperativo agricolo e agroalimentare italiano. “Passando alla cooperazione, in Italia, – dichiara Castiglione – alla luce del recente Rapporto 2014 dell’Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana, essa incide per il 23% sul fatturato dell’alimentare. Tali imprese forniscono un notevole contributo alla crescita del valore della produzione agroalimentare e alla produzione del reddito complessivo dell’economia italiana. E’ necessario rafforzare i processi di aggregazioni cooperative per avvicinare l’Italia alle realtà europee, dove tale modello, grazie ai caratteri di partecipazione, condivisione e collaborazione, produce vantaggi competitivi per gli agricoltori associati”.
“Il Governo italiano ha per tali motivi assunto un forte impegno a favore della cooperazione agricola – conclude il sottosegretario – e a testimonianza di questo vi sono 130 milioni di euro investiti a novembre sui contratti di filiera, e gli oltre 600 milioni nel triennio 2015-2017 a favore dei contratti di rete e di filiera”.