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Meccanizzazione agricola Arproma vede la ripresa


Un lieve aumento degli ordini, riscontri positivi dall’export e, in generale, buone impressioni per l’avvio dell’anno: sono incoraggianti i segnali che le imprese cuneesi e piemontesi dell’importante settore della meccanizzazione agricola registrano in questi primi mesi del 2017.

«Questi timidi sentori – commenta Luca Crosetto, presidente A.R.PRO.M.A. (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole) – sono fortemente correlati agli esiti del Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte. Quello che è lo strumento finanziario più importante per l’economia agricola regionale, pur con qualche criticità, sta dando i primi frutti e il nostro settore, legato “a doppio filo” con il comparto agricolo, sta beneficiando del rilancio degli investimenti in macchine e attrezzature. Inoltre, si stanno sviluppando prospettive positive anche sulle operazioni di internazionalizzazione, una risorsa sempre più importante anche per le piccole e medie imprese».

In regione Piemonte e soprattutto in provincia di Cuneo il fortunato connubio tra risorse naturali, che permettono la coltivazione di prodotti di alta qualità, e la spinta apportata al comparto agricolo dal fiorente settore della meccanizzazione, ha permesso alla “Granda” di attestarsi come una delle migliori e più produttive province italiane.

«In questo contesto – aggiunge Crosetto -, stimolare la competitività del settore agricolo diventa una priorità sulla quale focalizzare attenzione e risorse, volte sia a potenziare la redditività delle aziende agricole, sia a promuovere le tecnologie innovative che ne consentono lo sviluppo e la crescita».

LA SPINTA DEL PSR

«A nemmeno un anno dalla chiusura del primo bando per il miglioramento delle aziende agricole si registrano già i primi effetti concreti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte – dichiara Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura -; le istruttorie delle istanze – oltre 1200 pervenute dalle imprese della sola provincia di Cuneo – hanno già in molti casi prodotto i primi decreti di concessione, determinando un aumento del sostegno ma anche una sostanziale velocizzazione dell’iter di approvazione dei progetti di sviluppo aziendale rispetto alle precedenti programmazioni. Ulteriore novità rispetto al precedente Piano è che i bandi vengono ripetuti più volte nel corso dei sette anni e non – come in precedenza – una sola volta per l’intero periodo. Sono infatti in prossima apertura nuovi bandi a cui le aziende eventualmente escluse in precedenza potranno presentare il proprio progetto di miglioramento, innovazione o diminuzione delle immissioni dannose per l’ambiente. Un ringraziamento per i risultati che si stanno evidenziando va certamente alle Organizzazioni di rappresentanza, fra cui Confartigianato e A.R.PRO.M.A., che non hanno mancato di presentare proposte e condividere l’intera impostazione determinata dai nuovi obiettivi concordati nel tavolo di concertazione».