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Mario Guidi a Cuneo “Liberiamo l’agricoltura”


In centinaia, tra agricoltori, amministratori e rappresentanti delle istituzioni della provincia di Cuneo, hanno partecipato all’assemblea dei soci della Confagricoltura provinciale, che si è svolta venerdì 12 luglio presso il ‘Real Park’ di Entracque. Una platea attenta e numerosa ha assistito all’annuale appuntamento associativo, a cui ha eccezionalmente preso parte quest’anno anche il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi.
Oltre a lui, erano seduti in prima fila il viceministro all’Agricoltura, Andrea Olivero, il presidente di Confagricoltura Piemonte, Giampaolo Coscia, i due vice presidenti regionali dell’associazione, Paolo Dentis e Luca Brondelli di Brondello, il presidente e il direttore del Consorzio dell’Asti Docg, Gianni Marzagalli e Giorgio Bosticco, il vicesindaco di Cuneo, Luca Serale, e il presidente dell’Apa di Cuneo, Roberto Chialva.
A fare gli onori di casa Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo, che ha ribadito ai presenti: “Noi non vogliamo una decrescita felice, ma uno sviluppo guidato dalla ricerca, dalla tecnologia, dalla qualità e dalla sicurezza alimentare. Gli agricoltori non sono inquinatori, né sfruttatori del territorio, né tantomeno ‘parassiti’ mantenuti dai contribuenti. L’agricoltura merita più rispetto”.
Poi l’intervento più atteso, quello del presidente Mario Guidi: “Sono qui per riconoscere l’importante lavoro svolto in questi anni da Confagricoltura Cuneo a favore delle aziende agricole di questo territorio – ha detto -. Durante il viaggio ho visto bellissime realtà agricole, allora mi chiedo come mai ci sono tante criticità e sofferenze nel nostro settore. L’agricoltura è il business del futuro, lo testimoniano le dinamiche mondiali, ma gli agricoltori italiani sono in crisi perché occorre migliorare la competitività delle nostre aziende. Ci troviamo troppo sovente di fronte a un Paese ripiegato su sé stesso, abituato a coprire le proprie inefficienze e a non risolverle mai, considerando l’impresa quasi come un nemico”.
Il numero uno di Confagricoltura ha poi proseguito: “Dobbiamo liberare la capacità di impresa, leggendo nei cambiamenti la necessità di cambiare mentalità, anche noi organizzazioni: dobbiamo fare autocritica, mettendoci sempre più al fianco delle aziende contro la burocrazia scritta da menti perverse, che poco conoscono le necessità del settore”.
Volgendo ancora lo sguardo alla stretta attualità Guidi ha sottolineato: “Il decreto #Campolibero per la prima volta riconosce un valore al lavoro agricolo, premia i giovani e le aziende che creano continuità ed ha inserito l’importante sistema della diffida”.
In seguito il viceministro Andrea Olivero ha dichiarato: “È necessario affrontare la nuova stagione di cambiamenti radicali, ci sono tutte le premesse per rimettere il settore al centro. I controlli devono essere mirati al rispetto della qualità e non devono disperdersi in una burocrazia non necessaria; il decreto #Campolibero va proprio nella direzione della semplificazione, con l’inserimento della diffida e del registro unico dei controlli”.
A seguire un gruppo di produttori si è rivolto a Mario Guidi e ad Andrea Olivero per discutere della crisi della frutta estiva e dei problemi connessi all’articolo 68 del Reg. Ce 73/2009. Ne è emersa una doppia disponibilità: da un lato a organizzare un tavolo ministeriale di discussione sulla frutticoltura, con il coinvolgimento diretto dei produttori, dall’altro a trovare una soluzione per i mancati versamenti assicurativi spettanti alle aziende. Prima di proseguire con l’aperitivo Asti Hour, offerto dal Consorzio dell’Asti Docg, e il pranzo sociale, il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, ha presentato i progetti di marketing aziendale, sviluppati in collaborazione con la Cciaa di Cuneo e rivolti alle imprese associate.

(nella foto: da sinistra, Roberto Abellonio, Oreste Massimino e Mario Guidi)