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Macroregione alpina elementi strategici


Alps Benchmarking è la rete costituita dalle Camere di commercio dell’Arco Alpino italiano che dal 2011 opera su tematiche di interesse comune, conduce analisi quantitative su dinamiche di rilevanza condivisa e oggi guarda alla collaborazione interregionale anche al di là dei confini nazionali. Gli obiettivi: la valorizzazione delle competenze e specificità territoriali con attenzione rivolta a innovazione, sostenibilità e qualità. Un territorio che conta 2,3 milioni di abitanti, 237 mila sedi di impresa, di cui 28 mila strutture ricettive e oltre 57 milioni di presenze turistiche ogni anno.

La rete Alps Benchmarking nata nel 2011 con il coinvolgimento delle Camere di commercio dei territori dell’Arco Alpino italiano lo scorso 18 febbraio a Milano, presso la sede di Unioncamere Lombardia, ha presentato il nuovo Alps Benchmarking Report.
Negli anni l’attività condotta dal gruppo di lavoro, che tocca le province di Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Sondrio, Trento, Verbano Cusio Ossola, ha approfondito tematiche di interesse comune (lattiero-caseario, bosco-legno energia, acqua ed energia, pietra, turismo e internazionalizzazione) e condotto un’analisi quantitativa delle dinamiche relative a economia, società, istituzioni, infrastrutture, ambiente e territorio.
Tale attività ha consentito di identificare tratti comuni e specificità delle aree interessate e di tenerne conto per indicazioni di policy da offrire ai decisori locali nelle iniziative da intraprendere per lo sviluppo di ciascun territorio e dell’area Vasta considerata nel suo insieme.
Sorta con l’obiettivo di monitorare il percorso dei territori verso uno sviluppo di qualità, la rete camerale opera favorendo progettualità congiunte su temi di interesse comune. L’incontro è stato dunque occasione per rafforzare le collaborazioni interregionali anche al di là dei confini italiani, allo scopo di fornire un contributo all’attuazione della strategia europea Macroregionale Alpina (EUSALP) recentemente avviata.
“Il sistema a rete e il confronto tra Camere di commercio operanti in realtà territoriali affini, da sempre attive a sostegno delle imprese, con il progetto Alps Benchmarking hanno rappresentato le premesse per valorizzazione le competenze e le specificità territoriali senza trascurare l’apertura all’innovazione, alla sostenibilità e alla qualità – ha dichiarato il presidente Ferruccio Dardanello –. Oggi cogliere le opportunità della strategia macroregionale alpina può consentire ai nostri territori di svolgere appieno il ruolo di cerniera che la geografia alpina ha disegnato, per dare risposte comuni ai bisogni delle imprese e delle popolazioni che vivono sui nostri territori montani”.
Alla presentazione milanese in rappresentanza della Camera di commercio di Cuneo ha partecipato il vice presidente vicario Marcello Gatto. Durante gli interventi sono state illustrate le problematiche che caratterizzano l’economia e le condizioni di svolgimento delle attività imprenditoriali nei territori alpini.
Interessante la fotografia dell’area Vasta che emerge dalla sezione economica del report, realizzata dall’ufficio studi dell’ente camerale cuneese, caratterizzata da due criteri base: il radicamento sul territorio e l’apertura globale.
Il report di benchmarking, realizzato dagli Uffici studi delle Camere di commercio dell’arco alpino, restituisce il quadro di un territorio che conta oltre 2,3 milioni di abitanti, il 4% circa del totale nazionale, il 79% dei quali residenti in zone montuose.
Il tessuto economico dell’area Vasta si compone di circa 237mila sedi d’impresa, il 4% circa di quelle complessivamente presenti in Italia, che svolgono la propria attività soprattutto nei settori dell’agricoltura, del commercio e delle attività dei servizi in generale. Rilevante è, inoltre, rispetto al contesto nazionale, la specializzazione del tessuto imprenditoriale nelle attività turistiche.
Il valore aggiunto complessivamente generato dai sistemi economici dell’arco alpino ammonta a oltre 68 miliardi di euro e rappresenta quasi il 5% di quello italiano. Si tratta di territori mediamente più ricchi rispetto alla media nazionale: a fronte di un valore aggiunto pro-capite che, a livello nazionale, è inferiore ai 24 mila euro, il dato medio dell’Area Vasta supera, infatti, i 29 mila euro.
Il tessuto economico dell’Area si caratterizza, inoltre, per una spiccata propensione alle esportazioni: il valore complessivo delle esportazioni, che supera i 19 miliardi di euro, rappresenta, infatti più del 27% della ricchezza prodotta.
Il mercato del lavoro dei territori alpini conta oltre un milione di occupati e vanta condizioni più favorevoli rispetto a quelle osservate in Italia, presentando livelli occupazionali mediamente più elevati e un tasso di disoccupazione dimezzato (6,2%, a fronte del 12,7% rilevato in Italia).
L’area Vasta si contraddistingue, infine, per la forte attrattività esercitata sui turisti, tanto di nazionalità italiana, quanto straniera. Le quasi 28 mila strutture ricettive dislocate nei territori alpini assicurano, infatti, oltre 57 milioni di presenze turistiche ogni anno, il 15% circa di quelle che si registrano in Italia.

Il report è pubblicato sul sito internet camerale all’indirizzo
www.cn.camcom.gov.it/alpsbenchmarking