Sezioni


Macfrut a Cesena, l’aria che tira oltre l’orticello


“Macfrut e il comparto dell’ortofrutta rappresentano due eccellenze per il nostro Paese. Questa manifestazione è un momento importante per riflettere sui futuri scenari del settore. Non è più tempo di pensare al proprio orticello, noi siamo l’Italia e dobbiamo puntare a un’organizzazione comune. L’accordo siglato per aprire la strada alle esportazioni di pere e mele verso il mercato degli Stati Uniti dimostra che se siamo uniti vinciamo”.
Lo ha detto il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, inaugurando il Macfrut 2013 a Cesena.
“L’ accordo – ha aggiunto il ministro – ci ha permesso di sbloccare l’esportazione di mele e di pere verso gli Stati Uniti d’America. Un simile mercato è per noi di importanza fondamentale ed è stato possibile aprire questo nuovo canale grazie al lavoro che è stato portato avanti dal Mipaaf con la collaborazione delle organizzazioni agricole e delle Regioni”.
“Siamo il Paese del gusto e della bellezza – ha osservato il ministro – e il settore dell’ortofrutta ne è un esempio eclatante. Adesso abbiamo una grande occasione per costruire una nuova politica agricola nazionale. Abbiamo chiuso l’accordo sulla nuova Pac e, nel periodo 2014-2020, verranno destinati all’Italia 52 miliardi di euro. Il testo di riforma su cui, dopo un lungo negoziato, è stata trovata l’intesa tra i Paesi è stato migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Con il presidente Paolo De Castro abbiamo avuto un’ottima collaborazione e siamo riusciti a fare squadra anche insieme alle organizzazioni agricole, alle Regioni e al Parlamento. Ora dovremo continuare a farlo anche nell’applicazione della riforma con la consapevolezza di dover utilizzare queste risorse nel migliore dei modi”.
“Il contesto di Macfrut – ha sottolineato il ministro – mi permette di fare un’ulteriore riflessione: una questione come l’aggregazione è fondamentale per affrontare il mercato dell’ortofrutta. Abbiamo tanti esempi importanti di aggregazione e non possiamo accettare che, su questo aspetto, ci siano penalizzazioni nei confronti di quei Paesi che ne fanno un punto di forza. A Bruxelles sono stata molto chiara e ho detto che su ciò non faremo passi indietro”.
“Quella sull’Iva – ha spiegato infine il ministro – non è una battaglia per il Governo ma per tutti gli italiani. Bisogna evitare un aumento dell’imposta perché, soprattutto in una fase come questa, non dobbiamo reprimere i consumi. Servono, invece, decisioni politiche che rilancino la crescita e lo sviluppo”.