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Macellazione a domicilio ecco le regole per i suini


“La tradizione della macellazione dei suini a domicilio per autoconsumo familiare – informa il collaboratore del Cipat/Cia di Cuneo, Paolo Ambrogio – è fortemente radicata nel nostro territorio. E’ importante, però, che si seguano con attenzione le regole indicate dal Servizio Veterinario e recepite dai sindaci dei Comuni interessati con apposite ordinanze. Nel nostro territorio la macellazione di 1 o 2 suini per nucleo familiare potrà essere effettuata a partire dal mese di novembre fino al termine del mese di aprile 2014. Per poter effettuare questa pratica è obbligatoria la comunicazione al Servizio Veterinario con un anticipo di almeno 48 ore. E’ stata elaborata una procedura per limitare le visite ispettive ai soli utenti che ne faranno esplicita richiesta e comunque garantendo una percentuale di controlli sul territorio di competenza. In ogni caso è previsto il prelievo di un campione di muscolo per l’effettuazione dell’esame trichinoscopico. Il costo della visita ispettiva è di 12,00 euro per ogni suino macellato. Il costo dell’esame trichinoscopico è di 6,05 euro per suino. Le carni così ottenute ed i prodotti da loro derivati devono essere utilizzate esclusivamente per il soddisfacimento delle persone che facciano capo al domicilio ove la macellazione è eseguita ed al relativo nucleo familiare. E’ vietata qualsiasi tipo di commercializzazione. L’istituto della macellazione a domicilio deve consentire la sopravvivenza di un’usanza antica garantendo comunque i requisiti minimi di sicurezza delle carni ottenute. Per tale motivo, vengono evidenziate nella procedura dell’ASL e ricordate nell’ordinanza del sindaco, le caratteristiche igienico sanitarie dei locali, degli strumenti e delle manualità. Tale pratica deve essere eseguita in ambienti idonei, puliti e sistemati appositamente per poter lavorare con un buon livello igienico sia per quanto riguarda gli strumenti utilizzati (coltelli, vassoi, piani di lavoro ecc.) come per il personale che deve avere a disposizione acqua calda, servizi igienici e indumenti puliti, in pratica nulla di più di come si fa quando si lavora bene in cucina!”.