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Ma sull’accordo Ceta bisogna dire la verità


Non essere d’accordo sul Ceta, l’accordo economico e commerciale tra Europa e Canada, è legittimo. Ed è anche legittimo scendere in piazza per contrastarlo, ma su basi di verità.
Paventare che a seguito del Ceta l’Italia sarà invasa dalla carne con gli ormoni e dagli ogm è un falso. Utilizzare certi mezzucci per orientare l’opinione popolare contro il Ceta non é degno di un’organizzazione seria.

Il Ceta contiene l’allegato 5-E relativo alle norme sanitarie e fitosanitarie per le importazioni/esportazioni. Descrivendole in breve: entrambi i contraenti si impegnano, quando non è stabilita la sostanziale equivalenza, a riconoscere le reciproche misure di sicurezza e le autorità di controllo specifiche e ad adeguare le proprie esportazioni a esse.
In sostanza: ciò che è vietato, rimane vietato e ciascuno é tenuto a rispettare i limiti altrui. La commercializzazione delle carne agli ormoni in Europa continuerà ad essere vietata.

Anche sugli ogm non ci sarà un alcun cambiamento.
Gli ogm autorizzati (ora e/o in futuro) potranno essere esportati nell’Ue dal Canada, quelli non autorizzati dovranno trovare altri sbocchi commerciali, mentre ogni Stato conserverà la possibilità di autorizzarne o meno la coltivazione sul proprio suolo. Non c’è nessun rischio aggiuntivo – se così lo vogliamo chiamare in questo caso – derivante dall’accordo.

(Fonte: Cia Piemonte)