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L’ortofrutta guarda al mercato russo


Il mercato russo può rappresentare un’ottima opportunità per l’export di prodotti ortofrutticoli. L’analisi viene dal portale olandese Freshplaza.com, secondo il quale il paese ex sovietico è oggi costretto ad acquistare frutta e verdura in quantità sempre maggiori.
La Russia importa sempre più frutta e verdura, mentre la sua produzione interna diminuisce. Nel 2012, il paese e’ diventato la piu’ importante destinazione delle vendite di prodotti ortofrutticoli spagnoli. Tutto cio’ stando a un recente rapporto della Business Boost International, un’azienda che aiuta le compagnie MKB a operare con successo a livello internazionale.
Nel rapporto, le importazioni ortofrutticole russe del 2012 sono state messe a confronto con quelle dell’anno precedente. Le importazioni di pomodori e di cetrioli sono diminuite leggermente, mentre le importazioni di peperoni hanno registrato un incremento del 38%, e le importazioni di patate sono cresciute addirittura di quasi tre volte. Anche le importazioni di lattuga, melanzane, pesche e uva sono aumentate. Le importazioni di mele – un settore nel quale la Russia si piazza al terzo posto a livello mondiale – sono diminuite del 18%.
Per quanto riguarda le importazioni di frutta, in particolare dall’Ecuador (banane), dalla Polonia (mele), dalla Turchia (agrumi, uva e frutta), dalla Cina (mele, agrumi e frutta), dall’Argentina (mele, pere e agrumi), e dal Cile (uva), dal rapporto risulta che questi prodotti sono molto importanti per il paese. In Russia, il consumo complessivo di frutta registra un forte aumento per una serie di motivi, uno dei quali e’ lo sviluppo del settore al dettaglio.
Il rapporto fa, inoltre, riferimento ai prodotti ortofrutticoli lavorati, e alle crescenti opportunita’ per le aziende olandesi, (in particolare, quelle attive nel settore della tecnica a freddo). Il rapporto completo (in inglese) e’ disponibile gratuitamente presso il Business Boost International.

(Fonte: agra press)