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L’Istat fotografa il calo delle vendite al dettaglio


I dati sulle vendite al dettaglio a maggio, diffusi da Istat, sono un preciso segnale del profondo disagio che avvertono le famiglie, che tendono a risparmiare stando attente sempre più a far quadrare i conti piuttosto che alla qualità. Lo dimostra la scelta della spesa a basso costo nei discount.
In proposito, Confagricoltura fa presente come le vendite al dettaglio di alimentari siano in aumento nella grande distribuzione organizzata (+1% a maggio e -0,8% nei primi cinque mesi), ma calino in modo evidente nelle imprese operanti su piccole superfici (-2,2% a maggio e -4% nei primi cinque mesi), mentre l’aumento maggiore si riscontri, per l’appunto, nei discount alimentari, con una crescita dell’1,4%. Solo a maggio c’è stata una battura d’arresto alla flessione delle vendite alimentari (+0,1%), mentre complessivamente nei primi cinque mesi dell’anno le vendite sono diminuite dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2012, avendo presente che quelle non alimentari sono diminuite del 3,5%.
Ad avviso di Confagricoltura, la situazione del mercato interno non migliora e sta confermando la validità della scelta delle imprese agricole di incrementare gli sforzi di internazionalizzazione per compensare la flessione del mercato nazionale.