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L’incontro di Pollenzo con i buyers cinesi


Che le imprese cuneesi avessero iniziato a guardare alla Cina con interesse per ciò che riguarda l’esportazione, lo si sapeva già.
Del resto, come riportato in un recente studio della Camera di Commercio, confrontando i dati relativi all’export dei primi trimestri del 2013 e del 2014, si rileva un aumento del 61,8%, che in valori assoluti significa oltre 31 milioni di euro esportati nei primi tre mesi di quest’anno.
Ma da oggi la Cina è ancora… “più vicina”, grazie al progetto “Business Opportunities in China”, incoming di operatori del settore agroalimentare, elaborato dall’Agenzia ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).
La progettualità, sviluppata a livello nazionale, ha previsto due eventi: uno a Reggio Emilia, il 23 giugno, e uno in provincia di Cuneo, nella suggestiva cornice dell’Albergo Agenzia di Pollenzo, il 25 giugno, della cui organizzazione logistica e operativa si è occupata Confartigianato Cuneo.
Il progetto, sviluppato congiuntamente con Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confagricoltura, Piccola Industria Confindustria, Confapi, e ABI, si propone l’obiettivo di incrementare la penetrazione commerciale in Cina di prodotti alimentari provenienti prevalentemente da MPMI, con un potenziale di proiezione internazionale e la capacità di operare su mercati esigenti e di grande interesse per le produzioni alimentari di nicchia e alta qualità.
L’iniziativa ha previsto la selezione e invito in Italia di 17 importatori e distributori cinesi di “food & wine” – provenienti da Pechino, Shanghai e Guangzhou e Hong Kong – inseriti in un programma di B2B (Business-to-business) insieme ad alcune aziende italiane selezionate dagli stessi buyer cinesi.
A Pollenzo sono state coinvolte una cinquantina di imprese.
L’evento è iniziato con un’azione di informazione sul mercato cinese per le aziende italiane presenti a cura del direttore dell’Ufficio ICE di Pechino Antonino Laspina, nonché una breve sessione tenuta dal direttore dell’Ufficio Applicazione dei Tributi Doganali, Felice Piscitello.
In seguito, per tutta la giornata, si sono svolti gli incontri tra le imprese italiane e i buyer cinesi, supportati ognuno da un’interprete. Le aziende italiane hanno avuto modo di spiegare le particolarità dei propri prodotti, accompagnando le presentazioni da piccole degustazioni.
«Guardiamo all’internazionalizzazione – commenta Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – come ad una reale opportunità per permettere alle nostre imprese d’eccellenza di resistere alla crisi e promuovere i propri prodotti di qualità anche oltre i confini nazionali, andando a valorizzare quel “made in Italy” che tutto il mondo ci invidia».
Nel 2013 la Cina ha importato prodotti agroalimentari e bevande per un valore di 93,9 miliardi USD, registrando un aumento del 9,1% rispetto al 2012.
Considerando le principali categorie di prodotti esportati (pasta, prodotti da forno, cioccolata, prosciutto, formaggi, vino, acque minerali, gelati, kiwi, preparati vegetali e confetture), l’Italia si conferma al 2° posto, dopo la Francia, per un valore complessivo di 344,7 milioni di USD.