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L’Europa ragiona sulla revisione della Pac


Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, durante la conferenza annuale sulle prospettive a medio termine dell’agricoltura comunitaria, ha annunciato l’avvio della consultazione pubblica sulla Pac all’inizio del 2017, con prosecuzione fino alla fine dell’anno.

“Ci concentreremo nel rimuovere le barriere di accesso all’attività agricola per i più giovani, come accesso al credito, prevedibilità del mercato e riduzione della burocrazia”, ha spiegato il Commissario Hogan, aggiungendo che aumentare la “sostenibilità dei processi produttivi richiede investimenti in innovazione e nuove tecnologie, e un più intenso scambio di conoscenze e competenze” tra i diversi attori del sistema dell’innovazione agricola. Le crisi degli ultimi due anni, ha sottolineato Hogan, “devono spingerci a riconsiderare l’efficacia degli strumenti della Pac che abbiamo a disposizione”, pensando anche a un aiuto specifico “per sostenere gli agricoltori in tempi di crisi sulla base di un approccio basato sulla gestione del rischio”, vale a dire con il supporto alla stipula di polizze assicurative o alla creazione di fondi mutualistici.

“La politica agricola è indispensabile all’Europa, ma va soprattutto semplificata, va ridotta la burocrazia, ed è necessario modernizzarla – ha commentato il presidente regionale della Cia Lodovico Actis Perinetto -, soprattutto tenendo conto di un fatto nuovo che è emerso con sempre più forza in questi ultimi anni: la volatilità dei prezzi, che sta mettendo in difficoltà gli agricoltori nel programmare il proprio futuro ed i propri investimenti. Occorre creare dei sistemi di protezione”.