L’Europa autorizza due nuovi tipi di mais Ogm, patto di non belligeranza con le multinazionali del settore?
La Commissione europea ha appena autorizzato l’uso di due nuovi organismi geneticamente modificati. Si tratta del granturco geneticamente modificato MON 87427 × MON 89034 × 1507 × MON 88017 × 59122 e del granturco che combina due, tre o quattro monoli MON 87427, MON 89034, 1507, MON 88017 e 59122.
E’ stata rinnovata anche l’autorizzazione del mais NK603 x MON 810 per alimenti e mangimi. Si tratta di ogm approvati dall’ EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. La Commissione spiega: “Tutti questi organismi geneticamente modificati hanno subito una procedura di autorizzazione completa, compresa una valutazione scientifica favorevole da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)””
L’autorizzazione è valida per 10 anni.Va precisato che non se ne consente la coltivazione, ma “solo” la commercializzazione. La decisione ha comunque suscitato non poche polemiche.
L’atteggiamento “permissivo” della Commissione Ue nei confronti degli ogm è la conseguenza dell’atteggiamento ondivago degli Stati membri, i quali al loro interno ne vietano la coltivazione, ma, come è accaduto nel caso dei due nuovi ogm, non esprimono un’opinione sul dare o meno il via libera al loro uso, per cui la Commissione, ogni volta, forte del parere dell’Efsa, concede l’autorizzazione all’import.
Il sospetto é che le continue autorizzazioni di nuovi ogm e la piena libertà di circolazione in Europa di tutti gli ogm autorizzati, senza che nessun Stato membro si opponga con forza, sia la conseguenza del patto di non belligeranza stretto dall’Europa con le multinazionali del settore, che hanno accettato di non insistere con la richiesta di liberalizzazione delle coltivazioni, a condizione che l’Europa continui ad essere un mercato aperto all’importazione di prodotti transgenici coltivati all’estero.
(Fonte: Cia Piemonte)