Sezioni


L’embargo russo turba il mercato ortofrutticolo


Le organizzazioni riunite in Agrinsieme hanno sottoscritto una lettera congiunta, siglata anche dalle organizzazioni di rappresentanza della filiera ortofrutticola di Francia e Spagna, indirizzata ai tre ministri dell’Agricoltura (Martina, Le Foll e Tejerina) per chiedere un intervento urgente volto ad adeguare le misure eccezionali previste dai regolamenti comunitari per gli ortofrutticoli a seguito dell’embargo russo.
Si è voluto così richiamare l’attenzione sulle turbative di mercato che stanno subendo le produzioni ortofrutticole in conseguenza delle mancate esportazioni verso la Russia e sulla necessità, nel permanere dell’embargo, di affrontare da subito il problema della prossima campagna di commercializzazione della frutta estiva, in particolare di pesche e nettarine. La richiesta è motivata dall’esigenza di evitare il ripetersi di quanto accaduto nella scorsa campagna, quando, a causa di una congiuntura estremamente sfavorevole caratterizzata da una forte pressione al ribasso dei prezzi e condizioni climatiche avverse, la crisi ha colpito duramente tutti i produttori europei. Da qui la richiesta di ottenere la modifica urgente delle norme comunitarie, affinché le misure eccezionali possano applicarsi in modo adeguato e tempestivo ai prodotti interessati. Le organizzazioni hanno in particolare evidenziato la loro preoccupazione che il sostegno comunitario sia deciso e pubblicato in tempo utile, senza aspettare un crollo dei prezzi, in modo da scongiurare una possibile crisi. Va infatti ricordato come nell’estate scorsa il regolamento delegato per pesche e nettarine sia stato promulgato solo nel mese di agosto, senza riuscire ad avere un impatto positivo per risollevare il comparto dalla crisi. E’ stato pertanto chiesto di portare tali richieste nel prossimo Consiglio Agricoltura, evidenziando le economie di spesa dell’Ue che si stanno realizzando sull’applicazione dei regolamenti in corso e ricordando la necessità di trovare una soluzione a problemi provocati da motivi politici, indipendenti dal settore, e a cui le istituzioni devono dare una risposta adeguata.