Le quote latte sul viale del tramonto
Prosegue l’iter che porterà alla scomparsa delle quote latte. La Commissione europea, informa Coldiretti, ha adottato la seconda relazione sull’evoluzione della situazione del mercato e le condizioni per un graduale smantellamento del sistema, come richiesto dal Consiglio nel quadro dell’Health Check della Pac nel 2008. La relazione, che sarà ora trasmessa al Consiglio e al Parlamento europeo, conclude che il “soft landing” “l’atterraggio morbido” si sta attuando: nella maggior parte degli Stati membri le quote non sono più rilevanti per limitare la produzione e il prezzo della quota (pagata dagli agricoltori alla ricerca di altre quote) è già zero o vicino allo zero.
La relazione prevede prospettive favorevoli per il settore lattiero-caseario a medio e lungo termine, in linea con la crescita demografica e l’interesse per la dieta occidentale nelle economie emergenti. Questo non impedisce, tuttavia, fluttuazioni del mercato a breve. L’andamento dei prezzi, dopo la pubblicazione del primo atterraggio morbido del 2010, mostra una tendenza verso livelli più elevati con alcune oscillazioni verso il basso e l’alto lungo la curva.
A lungo termine, l’equilibrio tra l’offerta e la domanda dipenderà da una grande varietà di fattori, dai parametri economici alle decisioni politiche. A questo proposito, la Commissione è dell’avviso che il pacchetto latte, pienamente applicabile dal 3 ottobre scorso, offra gli strumenti per gli operatori della filiera del settore lattiero-caseario per adattare la loro offerta alla domanda del mercato.
La Commissione presenterà, entro il 30 giugno 2014, una relazione al Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’attuazione del pacchetto latte. La relazione dovrà valutare in particolare gli effetti sui produttori di latte e della produzione di latte nelle regioni svantaggiate, in connessione con l’obiettivo generale di mantenere la produzione di queste regioni e la copertura di eventuali incentivi per incoraggiare gli agricoltori a stipulare accordi di produzione in comune.