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Le nuove frontiere bio a Monforte giovedì 5 giugno


“La qualità e la tipicità legate al territorio, unite all’innovazione sono le condizioni basilari per competere sui mercati, garantire un reddito equo ai produttori e tutelare i consumatori”, dichiara Claudio Conterno, vicepresidente della Cia di Cuneo.
“Per sviluppare quello che è il più importante sistema di qualità agricolo-alimentare del mondo, quello italiano in cui le produzioni cuneesi occupano le primissime posizioni – rileva Claudio – occorre da parte dell’agricoltore un diverso rapporto con l’elemento “terra” a cominciare dall’approccio alla sua fertilità, quella vera, non quella fittizia dei concimi chimici, per l’adozione delle buone pratiche agricole, per la “nutrizione” del terreno, un concetto più completo ed attento alla sua vitalità biologica. Torniamo ad alimentare la pianta dalla terra non dalle foglie!”.

IL BUON ESEMPIO BIOLOGICO
In coerenza con questa riflessione è l’azienda vitivinicola di cui Claudio è contitolare, la Conterno-Fantino di Monforte d’Alba, è da anni impegnata per la salvaguardia ambientale e la sicurezza alimentare, tanto da essere diventata fiera sostenitrice della tutela e promozione dell’agricoltura biologica e dei suoi prodotti.
“Per seguire questo indirizzo ogni anno, rispetto alla norma, dedichiamo molte più ore di lavoro per ettaro nei vigneti: in autunno passiamo tra i filari con delle attrezzature manuali, nutriamo il terreno solo con sostanze organiche, applichiamo rame e zolfo a bassi dosaggi e non utilizziamo diserbanti. Sosteniamo da sempre che “il terroir è vivo e che sono i microbi nel suolo, non solo quelli in cantina, a fare la differenza”. Per questo produciamo in azienda un nostro concime organico, un compost miscela di letame bovino di un allevamento della zona con residui vegetali della nostra azienda. Siamo certificati CCPB e sono particolarmente lieto che quest’anno, il recente Vinitaly ha dedicato dedichi uno spazio di visibilità e voce al vino biologico certificato. La sua forza è nella certificazione, affidata a partire dalla coltivazione delle uve e fino all’imbottigliamento ad organismi terzi che debbono essere severi e serissimi”.

CONVEGNO A MONFORTE GIOVEDI’ 5 GIUGNO
L’agricoltura biologica è un fenomeno in crescita: da diversi anni e in tutto il mondo. Aumentano le superfici agricole dedicate al «bio», aumentano i consumi. L’Italia è oggi il primo Paese al mondo per l’export biologico (per un valore di oltre un miliardo di euro). Ed è per questo che la Cia di Cuneo, la Confederazione italiana degli agricoltori, ha deciso di organizzare un convegno su giovani agricoltori e biologico, pensando al mondo dell’enologia e delle produzioni «Made in Langa», ma non solo.
Il convegno è in programma giovedì 5 giugno, alle 17,30. Il titolo: «Agricoltura biologica: ritorno al futuro». L’appuntamento è dall’auditorium Horszowski di Monforte (oratorio Sant’Agostino). I relatori: Silvia Guidoni (docente di Scienze Viticole ed enologiche all’Università di Torino, Dipartimento di Scienze agrarie forestali e alimentari), Pier Giuseppe Bonardi (dell’azienda vitivinicola Barone Pizzini, Provaglio d’Iseo, Brescia), Claudio Conterno (azienda agricola Conterno Fantino di Monforte) e Vincent Grosjean (della Maison Vigneronne Frères Grosjean, Quart, Aosta).
Moderatrice sarà Maria Bianucci, mentre Dino Scanavino, presidente nazionale Cia, si occuperà delle conclusioni.
Il direttore della Cia provinciale, Igor Varrone: «Siamo convinti che in pochi anni il biologico sarà l’agricoltura “tradizionale”. Cioè il settore trainante, la normalità. Non solo per quanto riguarda enologia, ma in senso ampio per tutta l’agricoltura».

TRE GIORNI ALLA CORTE DEL RE BAROLO
Il convegno sarà l’occasione per aprire una 3 giorni dedicata al re dei vini, il Barolo. Titolo dell’iniziativa: «Quattro grandi vini si incontrano a Monforte». Un’iniziativa organizzata dai Barolo Boys, squadra di calcio sponsorizzata dai barolisti del paese, che festeggia quest’anno la vittoria del campionato nella propria categoria. I protagonisti della terza edizione sono, oltre al padrone di casa, il Barolo, tre territori che producono vini tra i più celebrati al mondo: la Borgogna, la Franciacorta e la Valle d’Aosta.
Venerdì è in programma un seminario guidato da Alessandro Masnaghetti sulle menzioni geografiche del Barolo docg. Alla sera si svolgerà la tradizionale cena con i vignaioli nel centro storico di Monforte (la saracca) e seguirà l’asta preziose bottiglie di annate lontane per sostenere una scuola di calcio per ragazzini disagiati in Bolivia.
Sabato poi, dalle 11 alle 18, degustazione dei Baroli 2010 di Monforte e dei grandi vini prodotti in Borgogna, in Franciacorta e in Valle d’Aosta. Il percorso degustativo, formato anche da un’accurata selezione di formaggi e salumi delle Langhe, sarà ospitato a palazzo Martinengo e nelle case della Saracca, nel cuore medioevale del paese.

(nella foto: Igor Varrone e Claudio Conterno)