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Le 10 buone azioni per i giovani agricoltori


In un comunicato stampa del 22 agosto scorso, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha riepilogato e reso note le 10 azioni di intervento proposte dal Governo per favorire l’ingresso dei giovani nel settore dell’agricoltura. L’obiettivo di questi interventi è quello di accrescere la presenza giovanile nel settore primario, sia come ricambio generazionale per chi, dopo anni di lavoro, va in pensione, sia come strumento per il potenziamento della produzione agricola italiana.
Le misure proposte sono le seguenti:
1) Mutui a tasso zero per le aziende agricole condotte da soggetti di età inferiore ai 40 anni, a condizione che si tratti di mutui finalizzati ad investimenti per la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, la cui durata non ecceda i 10 anni (15 per gli investimenti finalizzati alla produzione) ed il cui importo non superi la soglia del 75% dell’importo di spesa ammissibile.
2) Mutui di durata non superiore a 30 anni concessi dall’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) per l’acquisto di terreni agricoli volti a favorire l’insediamento dei giovani nel settore agricolo.
3) Detraibilità del 19% per i soggetti di età inferiore ai 35 anni che affittino terreni agricoli.
4) Contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato concessi da Ismea per i giovani subentranti alla guida di un’azienda agricola che sostengano spese di investimento. Il tetto massimo degli aiuti è previsto nella misura del 90% degli investimenti.
5) Sgravi di 1/3 della retribuzione lorda finalizzati all’incremento di posti di lavoro stabili in agricoltura per i giovani tra i 18 ed i 35 anni con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno pari a 3 anni.
6) Deduzioni Irap al 50% fino a 10.500 euro per l’assunzione di giovani nel Mezzogiorno con contratti a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate lavorative all’anno.
7) Riconoscibilità di un credito d’imposta al 40% per investimenti fino a 50.000 euro in e-commerce di prodotti agroalimentari.
8) Riconoscibilità di un credito d’imposta al 40% per investimenti fino a 400.000 euro in innovazione e reti d’impresa.
9) Istituzione di un fondo di garanzia Ismea per facilitare l’accesso al credito alle aziende agricole carenti di garanzie sufficienti a farsi rilasciare prestiti dagli istituti di credito.
10) Stanziamento di un plafond di 80 milioni di euro all’anno per le imprese condotte da soggetti con meno di 40 anni con maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni nell’ambito della nuova PAC fino al 2020.
Con queste misure ci si auspica un miglioramento nell’ambito del comparto agricolo, con una maggiore presenza di giovani ed un aumento della produttività.
I dati ultimamente riscontrati, inoltre, mostrano un aumento del 44% delle iscrizioni alle facoltà di Agraria dal 2008, segno che il mondo agricolo sta riguadagnando attrattività agli occhi dei giovani.

Angelo Pasero, Agrieuro