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Latte, “tempesta perfetta” le misure Ue non bastano


In Lombardia il prezzo medio del latte alla stalla nei primi otto mesi del 2015 è stato di 36,25 euro/100 kg, rispetto ad un prezzo medio di 41,02 nel 2014, con una diminuzione del 13,52% (fonte Clal).
In Piemonte, se si fa eccezione per le stalle più strutturate, il latte é stato pagato ancora di meno. L’Eco del Chisone riferisce che alcuni piccoli produttori, durante una manifestazione spontanea di protesta, svoltasi qualche giorno fa a Macello (To), hanno denunciato di ricevere 32 e financo 28/29 euro per 100 kg di latte.
Il prezzo del latte alla stalla, non solo in Italia, ma in tutta Europa, é calato in maniera non più sostenibile per i redditi degli agricoltori. La fine delle quote latte, l’embargo russo e la frenata dell’economia cinese hanno contribuito ad accentuare la sovrapproduzione europea che é una delle cause della crisi del settore. Quella in corso é una ‘tempesta perfetta’ che rischia di far chiudere migliaia di stalle. I provvedimenti annunciati dalla Ue e dal Governo per tamponare la crisi sono soltanto un palliativo, non risolutivi.
Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che le crisi, quando sono cosi profonde, per essere gestite, necessitano di nuovi e più efficaci strumenti. La Ue deve mettere in campo proposte legislative serie per gestire i rischi dovuti alla volatilità dei mercati, sia del latte, sia dei prodotti agricoli e dell’allevamento. Si deve colpire alla radice il problema. Paolo De Castro, ad esempio, propone di introdurre dei meccanismi di compensazione, come fondi mutualistici od assicurazioni, che scattano quando i prezzi sono troppo bassi.

Lodovico Actis Perinetto, presidente Cia Piemonte