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Latte, in ogni caso le multe si pagano, dice la Corte


Le conclusioni espresse dalla Corte dei Conti con la recente relazione sulla gestione dell’annosa vicenda delle quote latte sono in linea con quanto denunciato da tempo da Confagricoltura, che ha più volte chiesto una rapida conclusione di questo dibattuto capitolo della storia nazionale.
In moltissime occasioni Confagricoltura ha lamentato la grave situazione in cui si trovano le aziende produttrici di latte, in un impari confronto fra imprese rispettose delle normative europee e nazionali e imprese che, invece, volutamente e ripetutamente le hanno ignorate. La Corte dei Conti, oltre a constatare “un’inerzia ed una prassi amministrativa non conforme alla necessità di una decisa attività di recupero”, che nel tempo comporta l’incremento della probabilità che lo stesso recupero diventi impossibile, ribadisce che “i ricorrenti, ciclici dubbi sulle consistenze zootecniche e sulle quantità prodotte di latte non possono rappresentare giustificazione o pretesto alla rinuncia all’effettiva riscossione del prelievo e al recupero di quanto dovuto”.
L’organo di controllo chiarisce così, per la prima volta, che in ogni caso queste incertezze non possono in alcun modo costituire motivo per i debitori di chiedere ulteriori dilazioni di pagamento. L’auspicio è che con questa ulteriore nota della Corte dei Conti si avvii finalmente con rapidità quel giusto processo di riscossione di quanto già da tempo pagato dallo Stato italiano.