Sezioni


Latte, il Lazio inaugura la filiera regionale


Con l’accordo presentato la settimana scorsa presso la sede della Regione Lazio prende il via il progetto “Filiera del latte del Lazio”, un piano ambizioso che si propone di promuovere la qualificazione della filiera regionale del latte, l’importanza del suo apporto nutrizionale come alimento e la valorizzazione del territorio, del paesaggio agrario e delle particolari competenze produttive che caratterizzano questo settore agroalimentare.

Per la prima volta produttori, aziende della trasformazione e organizzazioni professionali agricole intraprendono un percorso comune per raccontare al consumatore la qualità del latte crudo bovino “made in Lazio” e di tutti i prodotti derivati attraverso la trasformazione industriale, utilizzando le evidenze scientifiche fornite dai contributi di autorevoli esperti della nutrizione e della medicina.

Il documento gode del patrocinio della Regione Lazio ed è stato firmato da quattro dei più importanti stabilimenti di trasformazione del latte della regione (Centrale del Latte di Roma, Fattoria Latte Sano, Ipa Latte di Nepi, Centrale del Latte di Rieti), dalle principali Cooperative di raccolta latte, in rappresentanza di circa 450 aziende agricole, dalle maggiori Organizzazioni professionali agricole regionali (Cia – Agricoltori Italiani Lazio, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio) e da Unindustria Lazio, in qualità di soggetto promotore che per primo lo scorso anno ha ipotizzato una risposta di filiera alle criticità del settore, istituendo un apposito gruppo di lavoro.

“La valorizzazione del latte fresco è essenziale per garantire un futuro al sistema della zootecnia del Lazio” – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann –; gli strumenti scelti dall’accordo di filiera lattiero-casearia sono molto importanti, sia per costruire delle solide basi di educazione alimentare, facendo recuperare alla produzione del latte di qualità un giusto spazio di mercato, sia per rafforzare il legame tra i territori e il prodotto latte attraverso la creazione della “Strada del latte e dei formaggi” permanente nel Lazio. Grazie a questo accordo, inoltre, si arricchisce l’importanza delle fattorie didattiche che potranno proporre ai consumatori non soltanto visite aziendali, ma veri e propri momenti di educazione alla conoscenza del latte e all’importanza della qualità e tracciabilità del prodotto”.

Complessivamente gli operatori che a oggi sostengono l’iniziativa rappresentano la produzione di circa il 60% del latte bovino del Lazio, ossia 180 milioni di litri/anno forniti da 50 mila capi di allevamento. La sottoscrizione del progetto rimane tuttavia libera e aperta in ogni momento a nuove adesioni, nella convinzione che questo possa aiutare a superare gli individualismi del passato e convincere un intero comparto a fare sistema contro la crisi che lo ha colpito, provocandone negli ultimi anni una contrazione.

Il progetto di filiera impegna le aziende agricole partecipanti al rispetto rigoroso dei requisiti sanitari per la produzione del latte crudo, così come delle norme sul benessere animale, e disciplina l’introduzione di riferimenti territoriali in etichetta da parte delle industrie della trasformazione, sia per il latte fresco convenzionale, di alta qualità e biologico a proprio marchio, sia sui prodotti caseari e derivati del latte. Inoltre, il documento fissa un piano di azioni da sviluppare congiuntamente per informare il consumatore e orientarlo verso una scelta di acquisto consapevole mediante l’attivazione di strumenti di comunicazione finanziati direttamente dagli stessi soggetti promotori della campagna.

La piattaforma principale al servizio del consumatore sarà il sito web di nuova attivazione www.filieralattelazio.it, una guida digitale per scoprire le virtù alimentari del latte fresco e accrescere la familiarità con ogni aspetto della sua lavorazione: dalle mucche che lo producono ai territori da cui trae origine. A supporto del rilancio dei consumi del prodotto latte entro i confini del Lazio verrà avviata anche una campagna di comunicazione omnicanale, con focus sulle aziende agricole e gli allevatori che ogni giorno ne garantiscono qualità e freschezza. Lo slogan scelto per accompagnare la campagna sarà: Filiera Latte del Lazio. Buono, per tutti.

“Oggi è una bella giornata per la filiera del latte ed è un esempio importante di quello che l’associazione può fare di buono per questo importante settore della nostra Regione – commenta Micaela Pallini presidente Sezione Alimentare di Unindustria -. Essere promotori di un’iniziativa così importante che tiene insieme i trasformatori ed i produttori del latte, l’industria e l’agricoltura al fianco delle Istituzioni del territorio, è stato un cambiamento di approccio fondamentale, una concreta rinuncia a sterili personalismi a favore di un interesse reale di filiera – dichiara Micaela Pallini -. Se siamo qui è perché lo scorso anno Unindustria e Confagricoltura Lazio hanno scelto di tracciare un percorso che mettesse il latte fresco prodotto nel Lazio al centro di una strategia di difesa e di rilancio – ha proseguito Micaela Pallini – Il Lazio è il quarto produttore industriale di latte del Paese, con il 3 % della produzione nazionale, ma soprattutto rappresenta oltre il 10% del mercato del latte fresco nazionale per la presenza di grandi bacini di consumo ed altrettanti bacini di produzione. Una risorsa per l’intera economia regionale, che come tale, non può non essere tutelata. L’accordo siglato oggi – conclude Pallini – con la Regione, le organizzazioni regionali di Coldiretti e Cia, oltre naturalmente ad Unindustria e Confagricoltura, le principali aziende della trasformazione, le cooperative di raccolta ed i produttori diretti, ha come obiettivo quello di sostenere il prodotto attraverso un’iniziativa di filiera”.

Il primo atto dell’impegno di qualificazione della filiera laziale del latte attraverso l’utilizzo di comprovate evidenze scientifiche è la conferenza scientifico divulgativa organizzata questa mattina presso la sede della Regione Lazio, al termine della presentazione del progetto di filiera, per trattare gli aspetti legati al ruolo del latte nell’alimentazione, descrivere l’unicità delle sue qualità, mostrare i benefici per la salute derivanti da un consumo corretto, illustrare il suo essenziale contributo per la crescita e per lo sviluppo e fornire le verità scientifiche su allergie ed intolleranze.

Vi prendono parte esponenti di primo piano del mondo scientifico come Arne Astrup (Università di Copenaghen), Antonio Migliaccio (presidente SISA – Società Italiana Scienza dell’Alimentazione), Ferdinando Aiuti (docente emerito di allergologia e immunologia clinica) e Giorgio Pitzalis (pediatra, responsabile scientifico FIMP Roma e Provincia), preceduti da un’introduzione di Ugo della Marta (direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana) che illustrerà lo stato attuale della filiera del latte nel Lazio.