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Latte, Coldiretti (ri)chiede i dati sull’importazione


Coldiretti Piemonte ha fotografato, durante il tavolo della filiera del latte, la situazione di sofferenza economica della zootecnia da latte piemontese.
“Ribadiamo la necessità prioritaria di dare un riscontro tangibile ai nostri allevatori dell’andamento positivo del marchio Piemunto – ha affermato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte –. Ricordiamo che il latte in stalla viene pagato soltanto dai 28 ai 32 centesimi al litro. La nostra Organizzazione è aperta ad accogliere la proposta dell’assessore Ferrero di creare un gruppo di lavoro tecnico fra i vari attori della filiera perché il confronto è sicuramente la carta vincente, in primis per le nostre aziende”.
“Come già più volte abbiamo sottolineato, chiediamo all’assessore Ferrero di attivarsi per far rendere pubblici i dati sull’importazione dall’estero di latte e derivati (cagliate) – ha evidenziato il delegato confederale Bruno Rivarossa –. Il valore di questi dati è molto importante: possono essere la chiave di volta per comprendere le dinamiche alla base del prezzo del latte piemontese. Solo avendo tali informazioni si può aprire un vero confronto tra le parti, difendendo il Made in Piemonte e certificando la sicurezza alimentare dei nostri prodotti”.