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Latte, carne e suini effetto legge sul Cuneese


Coldiretti Cuneo ha seguito da vicino i lavori del tavolo ministeriale sulla zootecnia da carne e da latte. La difficile situazione economica della provincia di Cuneo necessita di interventi urgenti e non più derogabili.
L’innalzamento dell’aliquota di compensazione Iva dall’8,8 al 10% a favore degli allevatori del settore latte, con un conseguente risparmio fiscale per le aziende del settore, valutabile in 0,5 centesimi di euro al litro, determinerà un’agevolazione per il settore pari a 30 milioni di euro l’anno a livello nazionale, di cui 5 in Piemonte e almeno 2 milioni in provincia di Cuneo. Coldiretti Cuneo manifesta apprezzamento per l’immediata attuazione dei contenuti della legge 91 del luglio scorso, attraverso l’insediamento del gruppo di lavoro affidato ad Ismea per la definizione a livello nazionale del valore dei costi di produzione di un litro di latte suddiviso per aree geografiche.
Da questo si dovrebbe partire per determinare un riferimento di prezzo basato su uno schema indicizzato. Per Coldiretti Cuneo è positivo lo stanziamento dei 65 milioni di euro dal Mipaaf a sostegno della liquidità e per la ristrutturazione del debito degli allevatori. Va ricordata la possibilità di attuare la rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna e la compensazione a chi ha superato le quote fino al 6%. Dal tavolo nazionale sono attese anche misure di intervento a sostegno dei prezzi dei bovini da carne e dei suini. Il sistema allevatoriale di Coldiretti non farà mancare il proprio contributo in termini di azioni concrete, anche a sostegno della sottoscrizione dei contratti di fornitura, resi obbligatori dall’art. 2 della stessa legge 91/2015. Iniziative che dovrebbero consentire al settore una ripresa in un mercato che sia a livello interno che europeo, è afflitto da speculazioni a danno di allevatori e consumatori.