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Latte biologico una strada percorribile


“La Cia-Agricoltori italiani – informa il direttore provinciale dell’organizzazione cuneese, Igor Varrone – in un convegno nazionale organizzato in questi giorni, dedica particolare attenzione al potenziale espansivo del settore lattiero caseario nel biologico. E’ ben nota la delicata e difficile situazione che stanno vivendo i nostri allevamenti per cui non possiamo non dedicare attenzione al trend positivo che si va registrando nei consumi di latte bio. Da recenti indagini Sinab emerge, infatti, che il patrimonio nazionale dei bovini da latte bio, raggiunge oggi circa le 45 mila unità, pari al 20% di tutto il bestiame bovino presente negli allevamenti biologici. Riguardo alla produzione di latte, la recente stima elaborata da Ismea parla, per il 2014, di un quantitativo totale superiore ai 300 milioni di litri per un valore alla produzione di 158 milioni di euro, con un premium price riconosciuto alla stalla del 28% superiore a quello destinato al latte convenzionale. Dopo l’ortofrutta ed i derivati dei cereali c’è il comparto lattiero-caseario che copre una quota di mercato pari al 10-11% del totale delle referenze biologiche. Siamo in presenza, oggi, nel nostro Paese di un limitato numero di aziende da latte certificate bio, che hanno in passato evidenziato risultati positivi a condizione che si riesca ad organizzare un’efficace ed efficiente filiera, dalla produzione degli alimenti per il bestiame alla vendita dei prodotti finali”.
“La Cia-Agricoltori italiani – continua il direttore della Cia cuneese – in questo incontro intende verificare se una parte dell’industria mangimistica italiana è orientata ed organizzata alla produzione, promozione e valorizzazione di filiere agricole necessarie a formulare razioni alimentari adeguate agli allevamenti di bovini da lette bio. E, nel contempo, si vuole conoscere come pensa di organizzarsi l’industria lattiero casearia italiana di qualità di fronte all’aumento dei consumi dei prodotti bio che nei primi sei mesi del 2015 hanno registrato un +10,4% per lo yogurt, +2,1% per formaggi e latticini e +0,7% per il latte fresco; solo il latte Uht, risulta il flessione del 4,4%”.
“Non meno importante – conclude Varrone – sarà conoscere dai rappresentanti delle Istituzioni se e come il “Piano Strategico nazionale di sviluppo del sistema biologico”, attualmente in fase di concertazione, verrà dispiegato e attuato sia nel livello nazionale e internazionale che nelle Regioni”.
Da parte sua la Cia, con la sua associazione Anabio, è seriamente impegnata quotidianamente perché venga riconosciuto all’impresa agricola il giusto reddito ed a promuovere l’agricoltura biologica come pilastro dello sviluppo sostenibile. Il biologico è il settore che in cui si sviluppa a pieno la nostra visione di agricoltura multifunzionale dove la produzione agricola è integrata in diverse attività che hanno nella valorizzazione dei territori e nella tutela del patrimonio naturale la loro prima e più alta finalità.