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L’assessore Ferrero a colloquio con Cia Piemonte


Nel pomeriggio di lunedì 4 agosto si è svolto un confronto presso la sede della Cia regionale tra l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, la Giunta regionale della Cia, i presidenti ed i direttori provinciali. Presenti, tra gli altri, il presidente regionale, Lodovico Actis Perinetto, il vice presidente regionale della Cia, Gabriele Carenini, ed il direttore regionale Marzia Serasso.
Non si è trattato di una riunione formale, ma dell’occasione per un approfondimento delle principali problematiche inerenti il settore agricolo nella nostra Regione, a partire dalla grave crisi di alcuni comparti, quali il risicolo ed il frutticolo, che necessitano di interventi incisivi ed urgenti.
Sono passati giorni, anzi settimane, da quando Agrinsieme ha dato l’allarme su una crisi che ha investito in particolare pesche e nettarine, invocando i provvedimenti previsti dall’articolo 219 della nuova Ocm Unica, eppure, a tutt’oggi, la Commissione europea ha deciso di non decidere.
Sottolineata, nel corso del confronto, anche l’urgenza di rivedere la Direttiva nitrati. Poiché l’Ispra ha accertato che soltanto una percentuale del 10% delle acque contaminate dai nitrati può essere attribuita agli effluenti degli allevamenti distribuiti nei campi, mentre il resto è dovuto agli scarichi civili e industriali, la Cia ha chiesto all’assessore di battersi per ottenere riesame a livello europeo della direttiva nitrati, ormai datata, per non ostacolare, sulla base di pregiudizi definitivamente smentiti dall’Ispra, lo sviluppo e la competitività della zootecnica italiana, con le conseguenti pesanti ripercussioni negative riguardo la produzione agricola, l’occupazione e la tutela del territorio.
E’ stata rimarcata inoltre la necessità di intervenire con la massima determinazione per arginare la proliferazione della fauna selvatica. “ Il fenomeno ha dimensioni crescenti. E’ necessario che si mettano in campo azioni efficaci – ha sottolineato Gabriele Carenini -, operando prioritariamente sul contenimento della fonte di danno ed abbandonando la logica dell’indennizzo successivo, che non sempre è certo, spesso è in ritardo e quasi mai copre l’ammontare del danno”.
Riguardo al Psr, tema di estrema attualità, Marzia Serasso ha sottolineato la necessità di fare in fretta: “Quelle del psr sono le uniche e vere risorse su cui l’agricoltura piemontese può contare per il suo sviluppo – ha affermato -, per cui è importante che si arrivi al più presto alla conclusione dell’iter di approvazione”.
”La Cia del Piemonte – ha aggiunto Lodovico Actis Perinetto -, fin da quando è iniziata la discussione sul nuovo Psr, ha dato un contributo importante di idee e di proposte. Sulla formulazione di qualche misura ha espresso delle riserve, ma il nuovo Psr rappresenta la leva più importante per lo sviluppo della competitività delle imprese, ancor più essenziale in un momento in cui molti segmenti della nostra agricoltura accusano forti difficoltà di mercato”.
“La nuova programmazione – ha proseguito Lodovico Actis Perinetto – dovrà necessariamente prevedere una maggiore semplicità nei bandi ed una minore burocraticità nei percorsi di esame, approvazione, rendicontazione e pagamento. E’ un argomento su cui sappiamo che la stessa Regione è impegnata, condividendo le nostre preoccupazioni in materia di burocrazia. Per questo chiediamo un’accelerazione per dare il via all’applicazione delle norme che consentono di semplificare procedimenti amministrativi a carico delle aziende”.